1795 07 15 AZARA BODONI

Sommario

Roma, 15 de julio de 1795. De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara acusa recibo de dos copias de las Opera de Catulo en pergamino y de un ejemplar de la Gerusalemme, que apreciaría más si no tuviese tantas ediciones. Le informa que Gerdil concluyó la revisión y anotación del Poème, original que se está copiando y que se mandará a Parma para estamparse. La edición podrá realizarse según el gusto de Bodoni y Azara solo le pide que las pruebas se corrijan en Roma y que las notas de Gerdil se impriman al final en un carácter menor. Además, le propone costear él la edición del Poème o, en caso de que el tipógrafo asuma el coste, le anuncia que comprará cien ejemplares.

Transcrizione

Amico e padrone stimatissimo,

Doppo un secolo di silenzio mi è venuta per il corriere di Torino una gran cassa con dentro i Catulli in membrane ed i due gran volumi del buon Torquato, che sarebbero capi d’opra unici se non avessero tanti frattelli maggiori e minori. È oziosso che ne parli più senon per domandare il più presto tutto quello che deve seguitare.

Giusto in questa settimana dovevo scrivere a Lei per un altro affare che mi preme molto. Doppo sette mesi finalmente il Cardinale Gerdil ha finito di rivedere il Poema della religione del Cardinale di Bernis, perché il Papa l’ha voluto così. N’è risultato un elogio di molte parole vuote ed alcune osservazioni più vuote ancora, ma questo non fa al caso perché gli si stamperano ed il pubblico gli farà la giustizia che si merita.

Si sta copiando l’originale per maggior commodo della stampa ed ecco i due primi canti, che Lei puole subito comporre perché gli altri seguirano immediatamente. L’edizione ha da essere in-4to e per il carattere, carta, etc. Lei si regolerà secondo il Suo gusto, nella suposizione che l’opera costa di dieci canti della estensione di questi. La correzione l’ho da fare io e, per conseguenza, bisognerà mandarmi ogni settimana i fogli per il corriere di Spagna o di Torino; e questo almeno due volti. Al fine, in carattere minuto, s’inserterano le note di Gerdil. Al principio ci sarà un breve avvisso ed una più breve dedica a Pio VI che comporrò nel primo momento che avrò di tempo.

Se Lei vuole che l’edizione si facia a conto mio, la prenderò tutta e pagherò le opere al conto che Lei mi darà. Se poi vuole farla a conto Suo, io ne prenderò cento essemplari, pagandoli al prezzo giusto, ed il resto ne farà il negozio che vorrà.

Il pubblico conosceva Bernis per un poeta amabile, ma questo Poema farà vedere che il suo genio era noto per suonare la trompeta eroica. Fra i poemi filosofici, questo suo farà il primo.

Non dorma Lei tanto per i Suoi amici. E creda che lo sarà sempre,

Azara.

Roma, 15 luglio 1795.

Note al testo

Dati documentali e bibliografici

  • Ubicazione

    Parma, BP, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, 40, 1.

  • Descrizione

    Pliego de 2 h. de 225 × 190 mm. Autógrafa.

  • Edizione

    Noelia López Souto

  • Altre edizioni

    Ciavarella 1979, II, 108.

  • Citazione
    Lettera da José Nicolás de Azara a Giambattista Bodoni del 1795-07-15, ed. Noelia López Souto, nella Biblioteca Bodoni [<http://212.128.132.100/it/lettera/1795-07-15-azara-bodoni> Richiesta: 08/giu/2025].
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