1792 05 02 AZARA BODONI

Sommario

Roma, 2 de mayo de 1792. De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara escribe a Bodoni todavía desde su retiro en Tívoli (aunque fecha su carta en Roma). Critica las cábalas jesuitas sobre la situación en España, supone a Bodoni liberado del trabajo en la edición de Calímaco y anuncia que recomendará mediante su amigo Marcolini este libro que Bodoni regaló a la Corte de Dresde. Le aconseja reposo y, por lo que respecta a la copia de la edición de Calímaco para el Papa, Azara acepta presentársela.

    Transcrizione

    Amico mio stimatissimo,

    • 1. Refiérese al cambio ministerial sucedido con la caída del conde de Floridablanca, sustituido en calidad de Secretario de Estado por
    Sono tre settimane che mi trovo in questa campagna, fuggendo delle seccature di Roma e delle infinite ciarle che si fanno con motivo delle cose di Spagna1.

    Sono i gesuiti gli autori di tutto questo fracasso, credendo di guadagnarci qualche cosa. Passerà questa tempesta come tante altre, benché, fratanto, incommoda.

    • 2. José Quiñones (? - 1801), nombrado el 30 de julio de 1791 ministro plenipotenciario de España en Sajonia, legación de
    • 3. Camillo Marcolini-Ferretti (1736 - 1814), quintogénito del conde Pier Paolo Marcolini, estableció amistad con el joven príncipe y futuro Federico
    Suppongo a Lei sbarazzato del Suo Callimaco, essendo già finite tutte le facende delle nozze e la spossa partita. Io non sono in corrispondenza col nostro Ministro di Dresda2, ma ho alcune occasioni di scrivere al Bali Marcolini, mio amico3, e ne profitterò per raccomandarli il regalo che Lei ha fatto a quella Corte. I sassoni sono gente istruita e sanno stimare le produzioni delle arti miglio [sic] che in altre corti arabo-gotiche.

    Tutto questo va benissimo, ma quello che mi preme più di tutto è chea Lei si rimetta bene in salute, senza la quale siammo nulli in questo mondo. Capisco che la fatica del Callimaco è stata una cosa forzata, ma, finita questa, bisogna prendere tutte le altre con molta flemma e circospezione e pensare a vivere.

    • 4. Acerca de esta función de Azara como promotor y presentador de las ediciones bodonianas a autoridades de su tiempo, véase
    Io tornerò domani a Roma perché il Papa ritorna anche dalle Paludi Pontine. Se Lei vuole regalarli il Callimaco alla buon’ora, lo stimerà come le altre cose Sue, più per vanità che per intelligenza, poiché non ne ha nessuna in nessun genere. Io potrò fare valere il regalo, come ho fatto sempre con tutte le altre cose di Lei4.

    Ripetto il pensiere dellab salute e resto Suo sempre amico,

    Azara.

    Roma, 2 maggio 92.

     

    a Había empezado a escribir q y corrige.     b Había escrito delle y corrige.

     

      Note al testo

      Dati documentali e bibliografici

      • Ubicazione

        Parma, BP, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 29, 48.

      • Descrizione

        Pliego de 2 h. de 230 × 185 mm. Autógrafa.

      • Edizione

        Noelia López Souto

      • Altre edizioni

        Ciavarella 1979, II, 65-66.

      • Altra bibliografia citata Kallymakos 1792a; López Souto 2018d; Ozanam 1998; Severini 2006;
      • Citazione Cita questo documento

      Scannerizzazioni degli originali