1785 02 17 AZARA BODONI
Resumen
Roma, 17 de febrero de 1785.
De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].
Azara, aún convaleciente, manifiesta a Bodoni su pesar y tristeza por la muerte de Paciaudi. Además, solicita al tipógrafo que le confirme si Pagnini ha concluido ya el drama para los desposorios lisboetas, pues el tiempo apremia y la responsabilidad de este retraso recaerá sobre él, Azara, que habrá de rendir cuentas ante su colega Meneses.
Transcripción
Roma, 17 febraro 85.
Amico mio stimatissimo,
Per i due ordinari precedenti avrà Lei saputo il cattivo stato della mia salute.
Le nuove poi che Lei mi ha mandate collea Sue ultime lettere non sono a proposito per guarirmi. Anzi mi hano trafitto il cuore poiché, benché minaciata e preveduta prossima la morte del nostro amico, non è lo stesso vederlo già estinto e separato da noi eternamente. L’essere stata repentina la sua morte non la rende agli ochi miei più funesta, bensì più desiderabile. Comunquesiasi, è un male irremediabile e le parole che i vivi impiegano in parlarne sono ben inutili. Io compatisco Lei per mille raggioni e, principalmente, per la solitudine in che si troverà. Madama l’Infanta mi scrive molto afflittab ec sensibile per la perdita che abbiamo fatta.
Io non ho forze né testa per parlare troppo di niente ed scrivo all letto. Per l’amor di Diod, mi disinganni Lei se Pagnini ha fatta la composizione domandatagli per Lisbona. Fidato nella sua promessa io non ho pensato ad altro; il tempo comincia a mancare e per la spensieratezza sua mancherà una festa reale preparata ed anunziata. Tutta la colpa caderà sopra di me per essermi fidato di lui ed andatolo a cercare lontano, quando qui mi si essibivano cento dozzine di poeti pari a lui. Io confeso a Lei che mai mi è sucesso burla d’eguali consequence.
Desidero a Lei più salute che a me. E sono Suo amico e servitore vero,
Azara.
L’opera delle terme di Tito non è dedicata a me. Mee ne vergognerei.
a Había escrito colla y corrige. b Había empezado a escribir afflig y corrige. c Había escrito una letra que no puedo leer y corrige. d Había escrito Deo y corrige. e Había escrito mi y corrige.
Notas al texto
Datos documentales y bibliográficos
- Ubicación
Parma, Biblioteca Palatina, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 28, 148.
- Descripción
Pliego de 2 h. de 230 × 185 mm. Autógrafa.
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Edición
Noelia López Souto
- Otras ediciones
Ciavarella 1979, I, 104.
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Otra bibliografía citada Carletti 1776; Schluderer 1977; - ©
Biblioteca Bodoni, Biblioteca Palatina di Parma (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) & Noelia López Souto
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Cita
Carta de José Nicolás de Azara a Giambattista Bodoni de 1785-02-17, ed. Noelia López Souto, en Biblioteca Bodoni [<http://212.128.132.100/carta/1785-02-17-azara-bodoni> Consulta: 07/06/2025].Citar este documento