Da Giambattista Bodoni [Parma] a José Esteban Mendizábal [Madrid].
Promemoria di Bodoni a Mendizábal, proponendogli che, per mezzo dell’attuale Segretario di Stato, Mariano Luis de Urquijo, venga proposto al re Carlos IV, data la distruzione di buona parte della stamperia De Propaganda Fide a Roma, che compri la sua raccolta di caratteri esotici per regalarli al Papa e, così, si possa appianare la perdita.
Promemoria di G. B. B. mandato al Signor Cavaliere Mendizábal.
Uno de’ più lodevoli e proficui stabilimenti che trovansi in Roma si è certamente il Collegio celeberrimo De Propaganda Fide. Il vero e primitivo suo fondatore fu il celebre letterato valenziano Lodovico Vives, precettore di Carlo Quinto, il quale lasciò tutte le sue sostanze per istabilire e dilatare la Religion Cattolica nelle quattro parti del mondo. Il dotto e religiosissimo Signor Don Emmanuele de Roda, che io conobbi in Roma mentre visitava la tipografia eretta in detto Collegioa, disseb che per sostenere sì utilec istituzione si avrebbero dovuto vendere perfino i vasi d’oro e d’argento de’ quali si vale la Chiesa nelle sue auguste funzioni, e ritornare a far uso di quelli di vetro come ne’ primitivi secoli cristiani.
Detto stabilimento è forse quello che ha più sofferto nel fatale ingresso delle truppe estere in quella Metropoli dell’orbe cattolico. La biblioteca fud saccheggiata, e l’archivio è stato espilato; e quella famosissima stamperia venne annicchilata, e derubata la insigne collezione di polzoni e delle matrici de’ molti caratteri esotici che servivano per le edizioni de’ libri liturgici orientali.
Nella spedizione in Egitto di tali polzoni e matrici, si ebbe la sventura di perderle irreparabilmente per mare, per quanto hanno asserito le gazzette di quel tempoe. In oggi io sono forse l’unico possessore di una scelta e vastissima serie di caratteri orientali, che mi furono già ricercati prima della spedizione d’Egitto, e poscia per la Stamperia Nazionale di Parigi, come da documenti autentici che io gelosamente conservo si può ad evidenza comprovare.
1. En estos días la Secretaría de Estado estaba aún en manos de Mariano Luis de Urquijo y Luna, que se
Se mai Ella potesse suggerire all’odierno Proseguetario di Stato1, suo capo, di proporre al piissimo Cattolico Monarca di farne un regalo al regnante Sommo Pontefice, io sarei dispostissimo a cederLe a qualunque condizione Loro piacesse di ottenerle. E son più che certo que quest’atto di religiosa pietà di Carlo IV verrebbe applaudito da tutta la Cristianità.
Se vede ineseguibile il mio progetto, me lo avvisi di grazia, perché sono lusingato che l’Eroe della Francia coglierà con piacere quest’occasione onde rendersi benemerito della cattolica Chiesa. Ma io, prima di prendere alcuna risoluzione, attenderò con impazienza qualche riscontro di costàf.
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Note al testo
Dati documentali e bibliografici
Ubicazione
Parma, Biblioteca Palatina, Archivio Bodoni, Lettere inviate, B. 47/37
Es posible que esta promemoria de Bodoni se hubiera escrito para adjuntarla a una carta al mismo destinatario, como la que se dataría, según la minuta que conservamos, el día anterior a la fecha de este documento; no hay, sin embargo, ahí la menor alusión a un adjunto.