1791 09 21 AZARA BODONI

Sommario

Roma, 21 de septiembre de 1791. De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara se alegra por la mejoría de salud de Bodoni y le aconseja guardar reposo. Se queja por una serie de errores encontrados en el prólogo del Horacio y también por la dificultad de adquirir pergaminos, y más de calidad. Reiterada a Bodoni su libre disposición de crédito a través de Ziliani, le incita a salir de Parma para alcanzar la fama sin ataduras y le devuelve unas cartas de Caluso sobre el último griego del Anacreonte in-16º.

Transcrizione

Roma, 21 settembre 91.

Amico mio stimatissimo,

Aspettavo con l’ultima inpazienza il corrierea della settimana scorsa per avere nuove della di Lei salute e, precissamente, è ritardato di cinque giorni. Finalmente mi ha portato la Sua lettera de 12, che mi ha consolato più di quello che posso esprimere.

La relazione di Monsieur Blanchon mi aveva costernato non poco, ma da quello che Lei mi dice vedo che ogni pericolo è passato, grazie a Dio, e che Lei si ritrova rimesso nel Suo pristino stato. Ma, se Lei non modera le Sue fatiche e prende un sistema differente del passato, i malanni si acumullerano infalliblemente. È una pazzia pensare che doppo i 50 anni prossiamo fare quello che facievamo a 30 ed il morire per il pubblico è riservato ai soli casi di estrema necessità.

Già avvisai la ricevutta delle tre casse degli Orazi. Con mio rammarico, vedo nella prefazione che gli errori si sono conservati a dispetto degli avvertimenti. Dove avevamo corretto «inperator», si legge ancora «imperator»; e non so se nel resto sarà successo lo stesso. Queste miserie disonorano affato l’edizione. Aspetto gli altri essemplari legati per fare la rimessa in Spagna.

Riguardo alle cartepecore, Lei non vuole capire i miei guai. Le poche che vengono di fuori per scriverci le bulle sono pessime ed accaparrate dai scrittori di Dattaria. Bisogna raccomandarsi a costoro, che le fanno cadere dal cielo, e poi bisogna anche scartarne più della metà. Ma il peggio si è che né buone né cattive si soglionob trovare. Contuttociò, procurerò mandarne un numero sufficiente per i quatro essemplari del Virgilio, le di cui prove non so se si potrano rimandare oggi.

Il Signor Ziliani ha avutta sempre la commissione di consegnare a Lei le somme che gli domandasse, come mille volte gli ho scritto. Ma, per maggiore precissione, gli scrivo oggi istesso che consegni a Lei i mille scudi che mi domanda per il pronto e poi gli altri mille a misura che da Lei gli saranno richiesti. Tutto questo lo facio col più gran piacere, ma non posso pensare senza gran dolore che Lei si sia ostinato a sepelirsi in codesta spelonca, dove non ha trovato né troverà mai il menomo incoraggimento né aiutto, dove Lo tengono come un manuale mercenario per l’utile loro e dove Lei sa come lo trattano per le cose anche di prima necessità. Quale puol essere la catena che lo leghi così prettamente che un uomo non possa rompere? I di Lei talenti e la gloria aquistatavi nell’arte faranno un contrasto incomprensibile nella Sua storia colla debolezzac della Sua situazione parmense.

Rimando le lettere del’Abate di Caluso. Gli avanza la raggione in ciò che dice della necessità degli accenti nel greco e si potrebbe dire molto di più, ma già è detto da molti. Capisco però la gran difficoltà di stamparli coi carattere minutissimi.

Lei tratti di rimettersi bene in salute e di conservarla.

E mi creda sempre Suo vero amico e servitore,

Azara.

L’errata «improvisum» non è restata che in alcuni essemplari.

 

a Había escrito correire y corrige.     b Había escrito sogleono y corrige.     c Había escrito debbolezza y corrige.

Note al testo

Dati documentali e bibliografici

  • Ubicazione

    Parma, BP, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 29, 36.

  • Descrizione

    2 pliegos de 2 h. de 230 × 185 mm. Autógrafa.

  • Edizione

    Noelia López Souto

  • Altre edizioni

    Ciavarella 1979, II, 56-57.

  • Altra bibliografia citata Anakréon 1791-16º; Horatius 1791; López Souto 2016; Vergilius 1793;
  • Citazione
    Lettera da José Nicolás de Azara a Giambattista Bodoni del 1791-09-21, ed. Noelia López Souto, nella Biblioteca Bodoni [<http://212.128.132.100/it/lettera/1791-09-21-azara-bodoni> Richiesta: 08/giu/2025].
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