1791 09 14 AZARA BODONI

Roma, 14 de septiembre de 1791. De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara muestra su preocupación por la salud de Bodoni, sobre la que Blanchon le informó, y le aconseja reposo. Acusa recibo, además, de los 48 ejemplares del Horacio y notifica que ha comenzado a distribuirlos.

Roma, 14 settembre 91.

Amico mio carissimo,

Dalla lettera che Monsieur Blanchon mi ha scritta per il corriere ordinario, ho saputto l’insulto che Lei soffrì giorni passati trovandosi a tavola. Quanto mi sia stato sensibile, Lei lo puole inferire dall’amicizia che sa gli professo e dall’interesse che ho nella Sua conservazione.

Io sono più che persuasso di che il male non proviene d’altra causa che dalla troppa applicazione e soverchia fatica. Così, amico mio, bisogna metterci una buona riforma e dare orechio agli amici^a ed ai buoni consigli. Quando arrivamo ad una certa età, non possiamo fare quello che facevamo in gioventù; ed io lo provo assai per esperienza. Senza salute non si fa e non si gode niente in questo mondo. Insomma, Lei abbia per regola infallibile il lasciare ogni applicazione subito che si sente la menoma stanchezza. Sono inpazientissimo del’arrivo del corriere per sapere nuove della di Lei salute.

Non vorrei parlare oggi di affari fino a che sapia che Lei si è intieramente ristabilita. Ma, per Sua quiete, sapia che le tre casse di Orazi sono arrivate felicemente e le ho cominciate a distribuire.

Raccomando di nuovo la salute.

E sono sempre di Lei amico,

Azara.

^a Antes de amici había empezado a escribir ami y no cancela.