De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].
Azara acusa recibo de la carta de Bodoni y se alegra de su decisión de ir a Lucca, aunque teme no coincidir con él. Además, le avisa del error en el envío a Roma de las primeras pruebas ya corregidas de las Operade Horacio y no de otras nuevas, y, teniendo que reunirse con Pío VI, informa que quizá no podrá contestar a una carta recibida de Ventura.
Transcrizione
Roma, 16 giugno 90.
Amico mio carissimo,
1. En agosto de 1790 Bodoni y Azara coincidieron en los baños de Lucca y allí debieron de permanecer juntos, si
Col piede nella staffa, come suole dirsi, accusso la ricevutta della di Lei lettera de 10 corrente e vedo la Sua risoluzione di venire ai bagni di Lucca. Questo mi fa un piacere infinito perché ci vedremo più presto e con più commodo, benché temo che questo farà che Lei non sarà in Parma quando io ci sarò. Insomma, di tutto parlaremo ai bagni. Io conto partire domani a notte per Toscana e credo poter essere a Lucca verso il 261.
Lei ha sbagliato nel rimandare i fogli del’Orazio poiché, in luogo di mandare i fogli tirati, di nuovo mi trovo con le prime prove già corrette qui una volta e senza niente di nuovo. Suppongo che questo si rimediarà la settimana prossima.
2. Azara alude a una audiencia con el pontífice Pío VI, cuyo nombre de pila era Giovanni Angelico Braschi.
Vado in questo punto a licenziarmi da Braschi, più per apparenza che per altro, e al ritorno sbrigherò il mio corriere2. E non ho tempo per niente.
3. Cesare Ignazio Giovanni Ventura, desde 1789 primer ministro del Ducado de Parma. La carta aquí referida, del conde Ventura a
Non so né manco se potrò rispondere al Signore Conte Ventura3, che mi scrive una lettera facendomi tali essibizioni chea mi confondono. A boca potrò unicamente contestargli la mia gratitudine.
Addio amico mio. Sono e sarò sempre lo stesso,
Azara.
a Antes de che cancela tali
Note al testo
Dati documentali e bibliografici
Ubicazione
Parma, Biblioteca Palatina, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 29, 9.