1789 03 18 AZARA BODONI

Sommario

Roma, 18 de marzo de 1789.

De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara adjunta la respuesta de la Congregazione sobre un encargo de Bodoni y acusa recibo de dos pesebres que pronto enviará a Parma. Aporta su opinión sobre los caracteres y la edición de las Opera de Horacio, y desprecia (sin conocerla) una estampa del Horacio napolitano. Además, informa al amigo que los grabados de Ridolfi no se han realizado aún, que trabaja en su propia oración fúnebre y añora los tipos bodonianos y, por último, que contribuirá a combatir la actual cábala jesuítica desatada en España.

Transcrizione

Roma, 18 marzo 89.

Amico mio stimatissimo,

Ecco la risposta della Congregazione per l’affare che Lei m’incaricò.

Da Napoli mi hano mandatte i frattelli Terres due cassette con due pupazzi di un presepio per Lei, che dirigerò per qualche vetturale giaché sono cosa troppo voluminosa e non certo bella.

A me pare che per un in-folio il carattere dev’essere un poco grosso; altrimenti comparisce meschino e gracile e fatica la vista. Perciò avrei scielto il primo numero delle prove, ma il secondo mi pare ancora più elegante. Dunque andiamo avanti con esso e Lei disponga la carta e distribuisca le pagine e tutto il resto a Suo gusto.

Ancora non si sono cominciate ad incidersi i rami per l’orazione di Monsieur Ridolfi. Anch’io lavoro per il funerale del mio buon Re in San Giacomo e facio dei rami, ma ci sprego i caratteri bodoniani.

Non conosco l’Orazio napoletano che Lei mi cita, ma mi basta che venga dalla parte di scirocco perché non mi curi di vederlo. So quello che puole valere. Il Valut è un vero matto senza l’erudizione di un Bentleis né di un Cuninghamio, ecc.

So purtroppo dove arrivava la cabala gesuitica colle sue lusinghe per la morte di Carlo 3º, ma già hano cominciato a vedere il contrario, anzi che non trovanno il fondo di pazienza che li tolerava prima. Io ho cominciate varie giustizie e ne farò dalle altre che gli metterano giudizio, s’è possibile.

So che Lei è andatto a Milano e desidero che si sia divertito.

Non ho più tempo.

E sono sempre di Lei Suo buon amico,

Azara.

 

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