1789 01 14 AZARA BODONI

Sommario

Roma, 14 de enero de 1789.

De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara expresa a Bodoni su preocupación por la situación en España tras el fallecimiento de Carlos III, aunque los nuevos reyes parecen seguir las políticas anteriores. Le reprocha no haber cobrado sus deudas a través de Ziliani y acusa recibo de los pasteles para Salesa. Anima a Bodoni a concluir el Manuale y proseguir con el Horacio, a la vez que comenta que Pagliarini posee el privilegio para estampar la oración fúnebre oficial de la embajada española, la Relacion de las exequias que celebraron los españoles en su yglesia de Santiago de Roma a la memoria del rey Carlos III, si bien la del Papa no le concierne.

Transcrizione

Roma, 14 gennaro 1789.

Amico mio stimatissimo,

I corrieri ritardano e si affollano, e le circostanze fanno crescere gli affari e le scritture a segno di non poterne più. Lei vede la catastrofe succeduta in Spagna e le conseguenze che ne derivano e quelle che forse verranno fino a che le cose prendano un piede stabile e sicuro. Finora i miei novi sovrani seguitano le stessea massime e sistema del Padre, ed io ne sono e ne devo essere soddisfattissimo, senza però potermi scordare mai della bontà e della virtù del mio buon antico padrone, che piango e piangerò tutta la mia vita. Ma di questo è meglio non parlarne più per ora.

Non so perché Lei non si è fatto dare dal Signor Ziliani l’importo dei nostri piccoli conti. Lei lo faccia perché in ciò mi farà sommo piacere.

I pastelli sono arrivati felicemente, ma in tempo che mi sono inutili per chi li avea destinati, ch’era l’infelice infante nostro Don Gabriele, la di cui perdita mi è stata tanto amara. Ciò non fa niente per i ringraziamenti ch’io devo a Lei per avermi procurati detti pastelli.

Spero che tutte queste vicende non raffredderanno niente i nostri proggetti letterari, che il Manuale si avvicinerà al Suo compimento e che Lei non si scorderà dell’Orazio. Sarà difficile di potere stampare costì le orazioni funebri da recitarsi qui al mio buon Carlo III, perché quella che si dirà nella cappella del Papa non è di mia ispezione e per l’altra della chiesa di San Giaccomo ci ha un diritto acquistato Pagliarini, che ha la patente di Stampatore di questo Ministero e che se la meritò bene col breve ganganellico della famosa estinzione loyolitica.

Non ho per oggi testa di parlare di altri cose.

Lei mi conservi la Sua amicizia. E mi creda sempre Suo vero amico e servitore,

Azara.

 

a Había escrito stesce y corrige.

Note al testo

Dati documentali e bibliografici

  • Ubicazione

    Parma, Biblioteca Palatina, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 28, 206.   

  • Descrizione

    Pliego de 2 h. de 230 × 185 mm. Solo firma autógrafa.

  • Edizione

    Noelia López Souto

  • Altre edizioni

     Ciavarella 1979, II, 7.

  • Altra bibliografia citata Breve 1773; Cátedra 2015a; Horatius 1791; López Souto 2018d; López Souto 2019a; Manuale 1788; Sánchez Espinosa 2001a;
  • Citazione
    Lettera da José Nicolás de Azara a Giambattista Bodoni del 1789-01-14, ed. Noelia López Souto, nella Biblioteca Bodoni [<http://212.128.132.100/it/lettera/1789-01-14-azara-bodoni?id=454> Richiesta: 08/giu/2025].
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