1787 12 04 MOÑINO BODONI

Sommario

4 dicembre 1787.

Da Francisco Moñino y Redondo [Madrid] a Giambattista Bodoni [Parma].

Francisco Moñino notifica a Bodoni l’arrivo de quadri di Giuseppe Lucatelli, che sono piaciute al suo fratello, il Conte di Floridablanca.

Transcrizione

Carissimo Signore,

Essendo stati arrivatti li due quadri spediti dal Signore Asarta di Genova, Glielo fo sappere figurandomi ch’Ella sarà attendendo qualche notizzia relativa a coddesta spedizione. Li quali avendo riuscito così perfeti e degni di qualunque attenzione, n’ho presentati a mio fratello, essendoli og[n]un per suo degno merito piacciuto, raccomandando nell’istesso tempo il bravo Lucatelli, inventore di quest’opera, figurandomi sarà attenduto la di lui ingegnosa invenzione, deside[ra]ndo io ch’egli ne faccia uso della medesima inn’altre cose, con cui la di lui famma li proporzione delle magiore felicità.

In quest’oportunità mi do la compiacenza di riverirLa dis[tin]tamente; e pienno di vera stima mi rasegno di Vostra Signoria

Madrid, 4 decembre 1787

Devotissimo obbligatissimo servidore,

Francesco Moñino.

Signore Giovanni Battista Bodoni.

Parma.

Note al testo

Dati documentali e bibliografici

  • Ubicazione

    Parma, Biblioteca Palatina, Archivio Bodoni, Lettere  ricevute, C. 47bis.

  • Descrizione

    Bifoglio di 207 × 150 mm. Formalità finale e firma autografe.

  • Edizione

    Pedro M. Cátedra

  • Altre edizioni

    Hoyos 1991, 177-178 (reproducción en facsímile); Cátedra 2014a, 157-158, nº. XII.

  • Bibliografia specifica

    Cátedra 2014a, 123-135; Cátedra 2015b, ***.

  • Citazione
    Lettera da Francisco Moñino y Redondo a Giambattista Bodoni del 1787-12-04, ed. Pedro M. Cátedra, nella Biblioteca Bodoni [<http://212.128.132.100/it/lettera/1787-12-04-monino-bodoni> Richiesta: 07/giu/2025].
    Cita questo documento

Note

Questa lettera è in risposta alla missiva di Bodoni del settembre del 1789. Ad essa risponderà questi il 22 dicembre 1787.

Scannerizzazioni degli originali

Prendere visione del documento originale nella teca della Biblioteca Palatina.