1783 12 11 AZARA BODONI
Sommario
Roma, 11 de diciembre de 1783.
De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].
Azara acusa recibo de dos ejemplares del Bowles, que agradece, y solicita otros dos de parte de Milizia. Devuelve unas pruebas del Prudencio, que complacieron al autor, sugiere eliminar la mediación de Giorgi para agilizar los envíos y anuncia el próximo paso de la Duquesa por Roma en su regreso de Nápoles. Informa que el Rey de Suecia se detiene aún en Pisa para ver al emperador José II e insta a Bodoni a trabajar con calma en el Manuale que presentarán en Madrid.
Transcrizione
Roma, 11 dicembre 83.
Amico mio stimatissimo,
Non si meravigli Lei se molte volte sono poco essato nel contestare alle Sue lettere, perché non dipende da me, se non dall noioso mestiere che facio, per mia disgrazia. Niente mi puole essere p[i]ù grato che il trattenermi con Lei di cose scientifiche ed amichevoli, ma una testa piena della farragine curialesca e cortigiana, ch’è peggio, non puole mettere niente di buono né di ameno nella società. Comunque sia, basta che Lei viva persuasa della mia amicizia e dell vero amore che gli professo.
Ho ricevuti per l’ordinario scorso i due essemplari del Bowles e non mi stracco di fargliene i dovuti ringraziamenti. L’amico Milizia ne domanda altri due nella nota acclusa. Poiché Lei ha il piacere di avere per amici secatori come noi due, è ben giusto che ne porti la pena.
Rimando le prove del Prudenzio, di che l’autore n’è restato molto contento. Non c’è bisogno di mandare le dette prove per mano del Principe Giorgi, poiché così si ritardano.
Tra pochi giorni avremmo qui di ritorno Madama Reale poiché scrive che arriverà a Roma la vigilia di Natale. In mancanza d’altri, entrò io a servirla, malamente perché non posso bene, ma sarebbe ingiusto essigere da me quello che non ho; cioè un equipagio ed una casa degni dell nome che porta questa Signora. Bisognerà dunque che si contenti dell poco ch’io posso fare.
Sul nostro affare di Spagna, siammo intessi di tutto. Lei facia le cose con commodo e senza fretta.
Fra giorni avremmo qui ancora il Re di Svezia, che già doveva essere arrivato, ma si trattiene in Pisa per vedere l’Imperatore, che arriva colà un di questi giorni.
Desidero a Lei buona salute. E mi creda sempre Suo vero amico e servitore,
Azara.
Note al testo
Dati documentali e bibliografici
- Ubicazione
Parma, Biblioteca Palatina, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 28, 132.
- Descrizione
Pliego de 2 h. de c. 240 × 180 mm. Autógrafa.
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Edizione
Noelia López Souto
- Altre edizioni
Ciavarella 1979, I, 90.
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Altra bibliografia citata Bowles 1783; Moroni 1854; Prudentius 1788a; Zangheri 1996; - ©
Biblioteca Bodoni, Biblioteca Palatina di Parma (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) & Noelia López Souto
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Citazione
Lettera da José Nicolás de Azara a Giambattista Bodoni del 1783-12-11, ed. Noelia López Souto, nella Biblioteca Bodoni [<http://212.128.132.100/it/lettera/1783-12-11-azara-bodoni?id=370> Richiesta: 08/giu/2025].Cita questo documento