1782 08 15 AZARA BODONI

Sommario

Roma, 15 de agosto de 1782.

De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara anuncia que pagará las tres letras emitidas por Bodoni y lo tranquiliza sobre la seguridad que, de momento, tiene su dinero en el Banco di Santo Spirito, pues en el correo anterior solo le había alertado para que no descuidase la recuperación del mismo. Aunque le asegura que nunca permitiría que esa suma se perdiese, le advierte también de que circulan muchas letras falsas y que el banco no logra gestionar la situación.

Transcrizione

Roma, 15 agosto 82.

Amico mio stimatissimo,

Due lettere di Vostra Signoria ho ricevute in questa settimana, una per l’ordinario d’Italia e l’altra per il corriere di Spagna. In ambedue mi avvisa Lei avere date tre cambiali contro di me, una di 400, altra di 600 ed altra di mille scudi. Ne resto dunque inteso e saranno pagate a vista.

Non vorrei che per affretare tanto la cosa scapitasse Lei nei capitali, perché il mio avviso dello stato di questo banco non è così essecutivo daa non dare tempo di ritirare i Suoi dennari; e poi, sono io qui alla vista che non avrei lasciato di ricavarli quando avessi veduto il tempo intorbidarsi. La mia intenzione fu di svegliare Lei perché non lasciasse troppo tempo il Suo dennaro qui. I miei argomenti sono questi: il banco ha fuori in cedole per 14 volte il suo capitale; la moneta effettiva è sparita intieramente da Roma; siammo in una carestia enorme di grano e di altri generi necessari, che bisognerà comprare coll’oro effetivo; si sono già vedute in giro per più di 30 mila scudi di cedole false; e Dio sa quello di più che vi sarà.

Ora, dunque, o il banco paga o non paga queste cedole. Nell primo caso, cresce il debito y cresce la voglia di falsificare senza misura. Nell 2º, ecco la confusione in casa: tutte le cedole piovono sull banco, buone e false, per essere realizate. L’imposibilità di farlo è patente: si ritarda il corso, i pagamenti, ecc. eb mi dica qualcheduno dove anderà questo a finire. C’è di buono che qui hano cominciato a capirla e cercanno dei ripari, ma rimedio radicale non c’è e tutti saranno impiastri e ceroti. Ora dico io, non è meglio non avere che fare con queste benedette cedole?

Dopo avere parlato da banchiere, non voglio parlare di nessun’altra cosa.

Lei stia bene. Mi saluti il caro Paciaudi, all quale mi è imposibile di rispondere.

E resto di Lei sempre Suo amico,

Azara.

 

a Había escrito di y corrige.     b Había escrito ed y corrige.

Note al testo

Dati documentali e bibliografici

  • Ubicazione

    Parma, Biblioteca Palatina, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 28, 98.

  • Descrizione

    Pliego de 2 h. de c. 240 × 180 mm. Autógrafa.

  • Edizione

    Noelia López Souto

  • Altre edizioni

    Ciavarella 1979, I, 63.

  • Altra bibliografia citata López Souto 2018d; López Souto 2019a;
  • Citazione
    Lettera da José Nicolás de Azara a Giambattista Bodoni del 1782-08-15, ed. Noelia López Souto, nella Biblioteca Bodoni [<http://212.128.132.100/it/lettera/1782-08-15-azara-bodoni> Richiesta: 08/giu/2025].
    Cita questo documento

Scannerizzazioni degli originali