S. l. [Parma], 18 de julio de 1798. De Giambattista Bodoni [Parma] a José Nicolás de Azara [París].
Bodoni transmite a Azara el buen recuerdo que en Parma se conserva de su persona y, una vez leído el discurso del español ante el Directorio como representante del Duque, le revela su intención de estamparlo. También le refiere su conversación con Arteaga acerca de Del ritmo, que aprueba imprimir en su oficina, y le solicita a Azara unas memorias sobre el pontificado de Pío VI, que le gustaría poder publicar. Le participa que el escenario en Parma es tranquilo, salvo ciertas raterías de los franceses, le informa que el Duque le regaló una medalla de oro con motivo de la dedicatoria de la Divina Commedia a su hijo Ludovico y saluda, por último, a Mendizábal.
Transcription
18 luglio 1798a.
Colgo con molta alacrità l’occasione che mi offre il degnissimo nostro Signor Conte Ministro Cesare Ventura per ravivarmi alla memoria di Vostra Eccellenza, che suppongo soverchiata anche di troppo da cure politiche e ministeriali. Se pertanto io prosieguo ad esser vivo nella di Lei memoria, come Ella sta fissa, presente ed indelebile nel mio cuore, io sono il più lieto de’ mortali.
1. Bodoni se había encontrado con Azara en Turín en mayo de 1798, cuando el español viajaba a París (
2. Insubre: relativo a la región histórica de Insubria, con la que se designa el territorio habitado ab antiquo por los
Non scorre mai giorno senza che si faccia dolce e tenera commemorazione del fausto nostro viaggio1, insubre2 e subalpino, e richiamiamo tutto dì alla mente la venerata di Lei persona, che forma l’argomento più dilettevole e caro delle nostre conversazioni.
3. Homilías de Aleodato Turchi, obispo de Parma del que no eran partidarios ni Azara ni el propio Bodoni. Recuérdese en
5. Ese Breve de 1792 fue impreso en carácter papal redondo.
Io ho già letto l’energico bellissimo discorso che Ella deve pronunciare a codesto rispettabile Direttorio come Ministro del Signor Infante Duca nostro; e tale laconica parlata vale assai più che tutte le prolisse e diffuse omelie turchesche3, farcite a iosa di smaccata adulazione e di cortigianesca impostura. Io aspetto con impazienza di avere la risposta del Presidente4 per istampare l’uno e l’altra col carattere stesso con cui ho dato al pubblico il Breve di Pio VI5, a me diretto anni sono ed a Lei non ignoto. E, così, qualora capiteranno da me de’ francesi, potrò far loro vedere tale monumento tipografico impresso nella lor lingua natia.
6. Esteban de Arteaga, Del ritmo sonoro e del ritmo muto presso gli antichi [obra inédita]. Vid. 1798-VI-06.
7. Azara no escribirá las memorias de Pío VI, pero sí describe al Papa y relata los sucesos más importantes de
Al giungergli questa mia ossequiosa voglio lusingarmi che sarà pure costì arrivato il vivacissimo e colto Arteaga, a cui ho rimesso un mio foglio per Lei. Ed abbiamo parlato intorno all’opera sul ritmo sonoro e muto degli antichi6 e, se mi vorrà a suo tempo mandare il manoscritto, non avrò la menoma difficoltà di stamparlo. Così potessi sperare di ottenere dal veneratissimo mio Signor Cavaliere Azara le memorie intorno alla vita di Pio Sesto7, corredate degli opportuni ed interessanti documenti autentici intorno a’ fatti accaduti nel lungo ed infausto di lui ponteficato. Io sono persuasissimo che ritroverei 200 mila associati nel termine di un mese se annunciassi alla colta Europa la stampa di tale pregevolissimo autografo. Questo sarebbe forse l’unico mezzo da farmi passare meno incomoda la vecchiezza che m’incalza e persegue a passi giganteschi.
Noi proseguiamo a viver qui nella più invidiabile tranquillità e, con tutta la nostra picciolezza e miseria, siamo i popoli più felici di tutta Italia. Vero è che a quando a quando soffriamo delle politiche scosse e assai violenti e ci tocca tranguggiar pillole disgustosissime; ma conviene aver buon stomaco da digerir tutto e da dissimulare, riponendo la nostra fiducia in Dio e poscia nell’autorevole mediazione di Vostra Eccellenza.
8. La Orden de Malta tuvo que abandonar Malta en 1798 porque los franceses tomaron posesión de esta isla. Más detalles
Voglia pure il cielo che Ella giunga felicemente a sedare ed anche a prevenire l’urto perpetuo di chi or’ ci toglie non indifferente porzion di terreni, ed ora s’impadronisce di un porto, ed or’ reclama la padronanza del Po. E per sovraggiunta alle nostre calamità vi è in oggi chi cerca venine al possesso delle melitensi commende qui esistenti8. In somma, con tante cacciate di oro a questo nostro depauperato paese, saremo presto ridotti ad essere nudi scheletri o mummie spaventevoli.
Dalla generosa liberalità di Sua Altezza Reale io ho ottenuto una medaglia d’oro del valore di 50 zecchini e 50 altri ne ho avuto in oro effettivi, in ricompensa della dedica del mio Dante diretta al Reale Principe Ereditario. Io sono grato alla clemenza dell’ottimo Principe e molto più alla molta amorevolezza del suo incomparabile Ministro.
Mille saluti al soavissimo Signor Cavaliere Mendizával.
E, supplicandoLa a voler gradire gli ossequi rispettosi della mia sempre buona e lieta consorte, passo a protestarmi in fretta ma indelebilmente,
[G. B. Bodoni].
a Antes de la fecha anota el destinatario: Azara
Editor notes
Documentary and bibliographic data
Location
Parma, BP, Minute G. B. Bodoni, carpeta «Lettere di Bodoni ad Azara con data», nº. 67.