1794 03 00 AZARA BODONI
Summary
S. n. [Roma, marzo de 1794]. De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].
Azara acusa recibo del ejemplar de prueba de Catulli, Propertii, Tibullii Opera y de una copia de la edición de Longino para Pío VI, que fue entregada y cuya dedicatoria halagará al Papa. Promete enviar pronto la muestra de las Opera de Catulo corregida por Arteaga y, debido al contexto bélico, aconseja a Bodoni emplear el correo de Turín o la vía de Bolonia para sus intercambios. Se alegra de que el tipógrafo se recuperase de su episodio de reúma y le informa también sobre su ya superado mal de garganta. Le adjunta a Bodoni, por último, el billete del Papa agradeciéndole la edición de Longino y lo tranquiliza por lo que se refiere al avance francés en Italia.
Transcription
Amico e padrone stimatissimo,
Gran piacere mi ha fatto la lettera che ricevo di Lei colla casseta contenente l’essemplare del Catullo e l’altro del Longino per il Papa.
Ieri sera gliel’ho mandato e ne aspetto la risposta in tutto oggi. Non dubbito che Sua Santità l’avrà gradito infinitamente. 1º perché la bellezza dell’opera sorprende e poi perché la dedica l’incensa a modo suo, voglio dire, a levargli il respiro di fumo. Bisogna che Garatoni conosca bene l’uomo; con un altro succederebbe quello de si male palperere, recalcitrat undique tutus.
Arteaga lavorerà tutta questa settimana ripassando il Catullo e, se ci sono scorsi degli errori, li manderò per il primo ordinario. Da qui in avanti bisognerà che ci serviamo di altri mezzi che del corriere di Spagna, che come Ella vede non passa più per Parma –e Dio glielo perdoni a chi ne ha la colpa–. Per le cose piccole potremmo mandarle per il corriere di Torino e per il resto non c’è altro ripiego che i vetturali di Bologna. Spero che questo contratempo finirà presto.
Senza che Lei me ne avvertisse, avevo già fatto il carattere a’ miei amici del’onorato Conte Ventura.
Godo infinito di che Lei si sia liberato dalla podagra. È cosa molto incommoda e lo so per prova; ma, a chi fa la vita sedentaria che noi facciamo, è una conseguenza inevitabile e piutosto uno spurgo della natura. Io ho avuttoa in questi giorni quatro febbri che mi hano abbatuto assai, perché minaciavano d’infiamazione alla gola, ma con una sanguigna e pochi purganti leggieri me ne sono liberato. Mi è però restata una grande debbolezza.
Io non credo che i francesi possano fare dei progressi nel piano della Lombardia, ma potrà succedere che le nostra strabagante condotta li renda padroni di Genova, ed allora non so chi potrà cacciarli di lì.
Lei si conservi e mi creda sempre Suo vero amico,
Azara.
Ecco il viglietto che ricevo del Papa. Lei se lo copi per quello che li riguarda e me lo rimandi per evacuare l’altro affare che contiene.
a Había empezado a escribir ovu y corrige en [h]o avutto.
Editor notes
Documentary and bibliographic data
- Location
Parma, BP, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 29, 146.
- Description
Pliego de 2 h. de 230 × 185 mm. Autógrafa.
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Edition
Noelia López Souto
- Other editions
Ciavarella 1979, II, 100.
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Further bibliography cited Affò & Pezzana 1789-1825; Catullus 1794; Longinos 1793; Mordani 1837; Woolf 1979; - ©
Biblioteca Bodoni, Biblioteca Palatina di Parma (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) & Noelia López Souto
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Citation
Letter from José Nicolás de Azara to Giambattista Bodoni in 1794-03-00, ed. Noelia López Souto, in Bodoni Library [<http://212.128.132.100/en/letter/1794-03-00-azara-bodoni?id=715> Requested: Jun 8, 2025].Cite this document
Nota bene
La datación de la presente carta de Azara a Bodoni se basa en cuestiones de contenido, en especial la referencia a la recepción de la copia de prueba del Catullus 1794, que ya en 1794-IV-02 se infiere que se ha devuelto a Parma corregido –faltando solo por revisar la prefación–. La irregularidad de los correos en este momento impide sugerir una fecha más concreta.