1793 10 30 AZARA BODONI

Summary

Tívoli, 30 de octubre de 1793. De José Nicolás de Azara [Tívoli] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara responde a Bodoni desde su retiro en Tívoli y sorprendido por la descuidada corrección de Arteaga a las pruebas de las Opera de Catulo, según el tipógrafo le informa. Le pide conocer la necesidad de pergaminos en Parma y le encarga mandar dos ejemplares más de las Opera de Virgilio: uno para el marqués de Llano y otro para el latinista Heyne. Refiere también el abundante número de jesuitas que se están transfiriendo al ducado de Parma.

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Transcription

Amico e padrone stimatissimo,

Sono dodici giorni che mi mantengo in questa campagna godendo la mia libertà, in compagnia dei miei amici e senza pensare alle seccature romane. Penso trattenermi ancora qui un’altra settimana, se il tempo cattivo non mi caccia. Qui ricevetti la di Lei lettera per il corriere di Spagna ultimo, che arrivò molto ritardato, e ancora ne mancono altri due.

So che in Roma si da corso alle prove del Catullo come se io cia fossi. Mi meraviglia la trascuratezza che Lei mi dice di Arteaga, perché anzi io lo credevo troppo nimio e seccatore. Forse la mancanza di prattica di correggere gli farà commettere delle sviste. Io non gli dirò niente, perché Lei non vuole.

Delle cartepecore non so come stiamo. Lei mi dirà se ne mancano e se queste sono migliori delle prime.

Già Lei avrà ricevutta la nota dei Virgili che mi abbisognano qui e di quelli da mandare in Spagna. Oltre a ciò, bisogna che, come l’altra volta, Lei ne mandi uno a Vienna al Marchese de Llano. Vorrei che Lei mi dicesse se ha la maniera di mandarne anche uno al famoso Heyne di Gottinga, perché non ho veruna conoscenza in quel paese. In caso di sì, manderò anche una lettera per lui, ma vorrei che tutto gli arrivasse franco di porto.

Credo che a questa ora sarà diventata Parma un collegio di gesuiti, secondo i molti che domandò Sua Altezza Reale e che mi domandano il permesso di trasferirsi costì. Non c’è uno dei spagnuoli che sono chiamati che vaglia per fare il cuoco, non dirò il maestro, ma se Sua Altezza ne vuole altri tre milla sonob pronto a regalarglieli.

Lei si conservi e mi creda sempre Suo,

Azara.

Tivoli, 30 ottobre 93.

 

 a Había escrito le y corrige.     b Antes de sono había empezado a escribir i y reformula sin cancelar.

Editor notes

Documentary and bibliographic data

  • Location

    Parma, BP, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 29, 85.

  • Description

    Pliego de 2 h. de 230 × 185 mm. Autógrafa.

  • Edition

    Noelia López Souto

  • Other editions

    Ciavarella 1979, II, 90.

  • Further bibliography cited Andioc 1973; Capasso 1901; Catullus 1794; Inglot 1997; Vergilius 1793;
  • Citation
    Letter from José Nicolás de Azara to Giambattista Bodoni in 1793-10-30, ed. Noelia López Souto, in Bodoni Library [<http://212.128.132.100/en/letter/1793-10-30-azara-bodoni> Requested: Jun 8, 2025].
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