1793 03 27 AZARA BODONI
Summary
Roma, 27 de marzo de 1793. De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].
Azara acusa recibo a Bodoni de las pruebas del último libro de la Eneida e informa que adjunta la prefación realizada por Visconti para las Opera de Virgilio, pero aún no los opúsculos finales porque el abate se halla indispuesto. Afirma que avisará a Arteaga para que le mande a Bodoni su Lettera contra las Osservazioni de Vannetti, que Azara sugiere estampar in-8º y distribuir entre los posesores del Horacio. Confirma recibir la edición de Kempis para el Papa, comunica que Llaguno presentó otras copias de este libro en Madrid y que tratará de obtener la pensión para Bodoni. Por último, calma al tipógrafo por lo que se refiere a los invasores franceses y desprecia las infamias que se difunden contra su propia persona.
Transcription
Amico mio stimatissimo,
Lei mi scrisse la Sua lettera del’ultimo corriere sommamente occupato ed io rispondo non so come, trovandomi con duea corrieri arrivati doppo avere preparato tutto per la spedizione del mio.
Per quello dib Torino ho ricevutte le prove del’ultimo libro del Virgilio e non posso mandare il testo dei cattaletti perché Visconti è in letto molto raffredatoc. Mando, però, la prefazione, che mezza ora fa mi ha mandata detto Abate; così potrà Lei sbrigare il primo tomo.
Dirò ad Arteaga che prepari per la settimana ventura la Lettera sul Vannetti. È cosa piccola, ma sufficiente per fare vedere quanto è piccolo critico il Signore roveretano. Comporrà una piccola brochure in-8º da potere distribuire a quelli a cui abbiammo datti gli Orazi.
Per mano del Conte Nassali ho ricevuto ieri un essemplare del Kempis, che suppongo destinato al Papa e così glielo presentarò doppo queste feste di Pasqua, perché abbia tempo di osservarlo.
Llaguno mi scrive che ha presentati ai Sovranni i due essemplari dell’istessa opera e che va a fare l’ultimo sforzo per ottenere qualche cosa per Lei. Il tempo non è il più favorevole, giaché questa maladetta guerra assorbisce tutti i mezzi.
Non abbia Lei paura dell’invassione dei francesi. Il pericolo è passato affatto e quelli sciagurati avrano da fare assai per diffendere la casa loro.
Riguardo alle ciarle sulla mia persona, non ho d’aggiungere a ciò che gli scrissi nella mia ultima lettera. Bisogna riguardarla come le onde del mare o del vento: l’una rincalza l’altra per rompersi contro dei scogli. Sono però sicuro di che gli autori non si stancherano mai.
Lei conservi la salute, senza la quale non si puole fare niente. E mi creda Suo vero amico e servitore,
Azara.
Roma, 27 marzo 93.
a Había escrito dui y corrige. b Había empezado a escribir T y corrige. c Había escrito raffradato y corrige.
Editor notes
Documentary and bibliographic data
- Location
Parma, BP, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 29, 71.
- Description
Pliego de 2 h. de 230 × 185 mm. Autógrafa.
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Edition
Noelia López Souto
- Other editions
Ciavarella 1979, II, 81-82.
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Further bibliography cited Arteaga 1793; Cátedra 2015a; Gimeno Puyol 2014b; Horatius 1791; Kempis 1793; López Souto 2018d; Vannetti 1792; Vergilius 1793; - ©
Biblioteca Bodoni, Biblioteca Palatina di Parma (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) & Noelia López Souto
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Citation
Letter from José Nicolás de Azara to Giambattista Bodoni in 1793-03-27, ed. Noelia López Souto, in Bodoni Library [<http://212.128.132.100/en/letter/1793-03-27-azara-bodoni> Requested: Jun 8, 2025].Cite this document