1792 12 19 AZARA BODONI

Roma, 19 de diciembre de 1792. De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara envía a Bodoni el IX libro de la Eneida y nuevas pruebas corregidas, para así proseguir la estampa de las Opera de Virgilio, pero se queja de la irregularidad de los correos. Advierte a Bodoni, a propósito de la acusación de Terzi hacia él por cambiar algunas lecciones, que no pueden alterarse las correcciones realizadas en Roma porque la edición de Virgilio debe ser uniforme en su ortografía. Por último, Azara refiere la llegada de Godoy a la Secretaría de Estado de Madrid.

Roma, 19 dicembre 92.

Amico mio stimatissimo,

Ecco un libro di più da comporre, ma, se i corrieri di Spagna continuano in venire così ritardati, poco si potrà avanzare; o bisognerà prendere qualche altro espediente. A questa ora ne mancano tre ed erano i più interessanti per la mutazione di Ministro, che sapiamo per le lettere di Spagna. Aranda è caduto ed abbiamo un successore di 26 anni.

Mando ancora le prove che restarono^a qui la settimana scorsa. Quello stordito del carmelitano Terzi mi ha detto che Lei correggeva molte cose da sé doppo l’ultima approvazione di qua. La cosa non puole stare perché allora faressimo un abito di arlechino che ci renderebbe ridicoli, supposto che noi non abbiamo altra mira più a cuore che di rendere questa edizione osservabile per l’uniformità della lezione ed ortografia, cosa in cui mancano tutte quante l’edizioni di Virgilio senza eccetuarne veruna.

Desidero che Lei si conservi in buona salute. E resto Suo sempre,

Azara.

^a Había escrito ristarono y corrige.