1792 12 05 AZARA BODONI

Roma, 5 de diciembre de 1792. De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara escribe a Bodoni y le aconseja emplear el correo de Turín, dada la irregularidad de los españoles. Acusa recibo de tres ejemplares de la edición de Teócrito de Zamagna y recuerda a Bodoni que deben enviarse algunas copias para el autor. Le informa que el tercer clásico, Catulli Tibulli Propertii Opera, está ya preparado para ir a la imprenta y Arteaga realizará, además, una edición anotada de Catulo. Por última, informa de la presencia de militares franceses por Roma.

Amico mio stimatissimo,

Per il corriere di Torino ho ricevute le prove del 5º libro, ma è impossibile puoterle corriggerle in 24 ore e così dovrano aspettare fino al prossimo ordinario.

Suposta l’incertezza dei corrieri spagnuoli, Lei^a fa molto bene di prevalersi di quelli di Torino alla direzione del’amico Prioca.

Un forestiere, che non si è lasciato vedere, mi ha lasciato in casa tre essemplari del Teocrito di Zamagna, che suppongo Lei gli avrà consegnati per me. A proposito di Zamagna, Lei non mi ha contestato al’incarico che gli diedi di farne avere alcuni essemplari a lui in Ragussa per la via di Ancona, diretti per mano del nostro Console Radovani. Mi preme che quel galantuomo non sia trascurato.

Già ho detto altre volte che il Catullo, Tibullo e Properzio sono pronti ad entrare in ballo. Il Catullo avrà molte novità, che farano chiasso. Adesso daremo solo il testo, ma poi si potrà fare cun notis variorum.

Roma è diventata militante contro dei nemici aerei e non si vede per le strade che soldati, come se fossimo in Berlino.

Lei si abbia cura con questi freddi. E mi creda sempre Suo amico,

Azara.

Roma, 5 dicembre 92.

^a Había escrito La y corrige.