1792 11 21 AZARA BODONI

Roma, 21 de noviembre de 1792. De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara muestra su alegría a Bodoni por la alta demanda de ejemplares de las Opera de Horacio, más de los esperados, y manda ánimos al amigo porque cree que ocurrirá igual con los demás clásicos. Aprueba la idea de ilustrar la edición de Homero y de Píndaro que proyecta Bodoni, pues él mismo había pensado en un Homero con grabados, pero le pide que estos libros no interfieran en la estampa de los clásicos latinos. Interpreta la concesión de más espacio en la Pilotta como un fortalecimiento de la atadura del tipógrafo a Parma, le reitera la disposición de crédito a través de Ziliani y refiere la presencia de militares franceses en Roma y Lombardía.

Amico mio stimatissimo,

La di Lei lettera di 9 corrente arrivò^a fuor di tempo di poterla contestare la scorsa settimana.

Ho veduto con sommo piacere la relazione ch’Ella mi fa dei molti smaltimenti che ha fatti degli essemplari del’Orazio e degli altri Suoi libri; e puole figurarsi quale ne sarà la mia compiacenza. Io glielo predissi fin dal principio, ma conosco ancora che superano le nostre speranze. Dovressimo avere dal principio tenute^b un poco più riservate le copie. Alla brama cominciata col’Orazio si aggiungerà adesso la necessità di aquistare il Virgilio e gli altri clasici, che lo seguiterano per formare la serie. Coraggio^c dunque, senza che ci sgomenti né la fatica né la spessa.

Va bene che Lei pensi ad illustrare Omero e Pindaro[2], ma sì senza pregiudizio dai nostri latini cominciati. Io avevo meditato stampare Omero con un rame ad ogni libro di un monumento antico essistente tuttora a’ giorni nostri e già in mente vi era il complemento di essi. Ma, calcolato il tempo che ci voleva e la spessa, fa gelare un poco l’entusiasmo[4].

Quasi^d vorrei che Lei fosse rifiutato nella domanda del’appartamento del^e defonto Bossi[5], perché così forse Lei aquistarebbe quella forza che gli è mancata sempre per spezzare una catena che ignominiossamente vuole portare, contro tante prediche mie.

L’amico Ziliani, nel aggiustare una parte dei nostri conti, mi assicura che continuerà nelle somministrazioni a misura che Lei ordinerà.

Roma è diventata militante e non si vedono per strada che soldati, canoni ed attrezzi micidiali. La paura ci ha frastornato il cervello per un nemico immaginario a cui, certamente, non è passato per la testa attaccarci. Lo stesso sento dalla Lombardia, ma il mio giudizio mi fa credere che la tempesta piomba^f lontano dai lidi nostri[6].

Lei si conservi e mi creda sempre Suo,

Azara.

Roma, 21 novembre 92.

^a Había escrito arriva y corrige.     ^b Había empezado a escribir l y corrige.     ^c Había empezado a escribir lo y corrige.     ^d Había escrito La y corrige.     ^e apartamento del añadido entre líneas.     ^f Había escrito piomberà y corrige.