1792 10 24 AZARA BODONI
Summary
Roma, 24 de octubre de 1792. De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].
Azara responde a Bodoni –entre mucho trabajo diplomático porque pasó en Tívoli unos días– y lamenta que el tipógrafo sufra un nuevo episodio de reuma. Acepta no pagar las cuentas de las Opera de Horacio si le permite comenzar seriamente los pagos con las Opera de Virgilio. Le indica que le bastan doce copias y seis para Zamagna de la edición de Teócrito, aprueba la traducción española que Bodoni le propone de Epicteto (aunque pospone el tema) y, sobre la edición griega de Calímaco, confirma haber entregado un ejemplar a Baltasar de Quiñones y solicita otro in-4º para él con el fin de completar todas sus ediciones. Notifica, por último, que comerá con el diplomático ruso Zinóviev.
Transcription
Amico mio carissimo,
Son stato in Tivoli dieci giorni e contavo starci ancora altretanti, ma ieri a sera, aspettando il Secretario per spedire la posta, mi avvisarono che stava colla febbre ed, avendo lui tutte le mie cose, mi è stato preciso correre a Roma per poterle sbrigare. Subito smontato, sono cadute sopra di me tutte le seccature del mondo. Questo fa che appena posso contestare alla di Lei lettera de 7 corrente, che mi ha fatto gran piacere doppo tanto tempo che non avevo delle Sue nuove. Mi rincresce, ma molto, che il reumatismo si sia riafaciatoa, perché prova che il fermento essiste nel corpo. Perciò, bisogna aversi gran cura e non mi stracherò mai di predicarli questo.
Ho veduto il conto degli Orazi che Lei mi manda e mi ha fatto ridere la Sua essatezza. Sapia Lei che mai ho fatto contib cogli amici e, per non infastidiarmi più con Orazio, gli dico che, supposto che avanza qualche cosa a favor mio, gliene facio a Lei un regalo col patto e condizione che non ne parliamo più. E cominciaremo il nuovo conto di Virgilio, ecc. ecc.
Non mi ricordo di avere domandati i 150 essemplari del Teocrito di Zamagna né mi pare possibile, perché non saprei dove inpiegarli. Una docina sopra i due ricevutti mi bastano e, di più, mezza dozzina per il buon Zamagna, che pregai Lei di mandargli per mano di Radovani di Ancona.
C’è benissimo la traduzione spagnuola del Manuale di Epiteto, ma adesso non mi è possibile cercarla. Ne parlerò un altro giorno.
So benissimo avere ricevuto e consegnato al Generale de’ Domenicani un essemplare del Callimacco –folio, carattere corsivo–, ma niente altro ho veduto. A proposito di Callimaco, mi manca l’in-4to per avere compita l’opera.
So benissimo la nuova pianta di codesto collegio loiolitico, di cui se ne è fatto gran romore senza fondamento. So ancora la cattivissima scelta dei soggeti e sia Lei sicura della poca durata di una inpressa screditata prima che cominciata.
Oggi pranserà con me Zinowief.
Non ne posso più.
Saluto Madama e sono sempre di Lei amico,
Azara.
Roma, 24 ottobre 92.
a Había escrito reafaciato y corrige. b Había escrito conto y corrige.
Editor notes
Documentary and bibliographic data
- Location
Parma, BP, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 29, 60.
- Description
Pliego de 2 h. de 230 × 185 mm. Autógrafa.
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Edition
Noelia López Souto
- Other editions
Ciavarella 1979, II, 74-75.
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Further bibliography cited Epiktetos 1793; Horatius 1791; Kallymakos 1792a; KALLYMAKOS 1792b; López Souto 2018d; Quevedo 1772; Theokritos 1792; Vergilius 1793; Volosiuk 1998; - ©
Biblioteca Bodoni, Biblioteca Palatina di Parma (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) & Noelia López Souto
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Citation
Letter from José Nicolás de Azara to Giambattista Bodoni in 1792-10-24, ed. Noelia López Souto, in Bodoni Library [<http://212.128.132.100/en/letter/1792-10-24-azara-bodoni?id=681> Requested: Jun 8, 2025].Cite this document