1782 10 17 AZARA BODONI
Summary
Roma, 17 de octubre de 1782.
De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].
Azara excusa el retraso de su respuesta porque estuvo ocupado con correos de noticias sobre la última derrota en Gibraltar, muy comentada en Italia. Le agradece el libro de De re anatomica de Girardi y otro más sobre Roma, saluda al abate De Rossi, destinado como profesor en Milán y con quien el hebraísta Rodríguez de Castro desea entrar en correspondencia. Desde Roma Pío VI seguía negociando con José II de Austria y Azara, más interesado en temas editoriales, solicita a Bodoni el anuncio del Apparatus Hebraeo-biblicus del amigo De Rossi.
Transcription
Roma, 17 ottobre 82.
Amico mio stimatissimo,
La settimana scorsa non potei rispondere alla di Lei lettera perché il corriere non mi lasciò tempo avendo arrivato tardi, oltre di che portò così cattive nuove delle nostre cose di Gibilterra, che confeso mi sturbarono assai e mi occuparono nellaa contestazione di tante disgustose corrispondenze.
Lei ne sarà agiorno [sic] perché tutta l’Italia parla della nostra disgrazia come se la Spagna intiera fosse stata sommersa nell fondo del mare. Noi abbiamo perso, ma vorrei sapere che cosa hano guadagnato loro. Aspettiamo il fine della guerra ed allora si vedrà chi ha raggione per ridere.
La ringrazio molto dei due libri che Lei mi favorì per l’ordinario scorso. Quello di anatomia non l’ho letto, ma all’altro su Roma gli ho datta una scorsa. Non porta niente di nuovo, ma presenta sotto un buon lume le cose vechie.
Poi, doppo la piega che hano pressa le cose di questa Corte da due anni in qua, difficilmente si troverà un uomo di spirito che si acinga il peso di diffendere e sostenere questo edificio cadente. Io non gli vedo riparo che fra noi Borboni, buonagente che duraremo un poco di più nei nostri principi. Poi la necessità ci forzerà di mettersi al libello cogl’altri.
Mi rincresce che Lei perda il Suo amico De Rossi, ma non è perderlo il tenerlo così onorevolmente collocato nella vicinanza di Milano. Quello non è uno dei più gran teatri del mondo, ma è più che Parma e darà più campo a un soggeto dell merito dell Signor De Rossi per farsi conoscere, aiutato però dai di Lei tipi. Prego Lei di fare da parte mia i più sinceri rallegramenti con detto Signore Abate.
Il Signore Rodríguez, autore della nuova Biblioteca rabinica spagnuola, mi ha scrito il desiderio che ha di entrare in corrispondenza coll Signore De Rossi ed io l’ho animato a fare ciò. Quando mi manderà la prima sua lettera, la dirigerò per mezzo di Lei.
Qui non abbiamo novità veruna. Roma è un deserto in questo tempo di vacanze. Il Papa è il primo a godere: si diverte a scrivere lettere all’Imperatore e quell Signore a fargli delle risposte capi d’opra. Se costì le cose vanno male, qui vanno a rotta di collo.
Lei si conservi sano, ch’è quello che gli desidera il Suo sempre amico e servitore,
Azara.
Mi mandi Lei degli essemplari del manifesto del’opera da De Rossi e mi dica da chè libraro in Madrid si riceverano le assoziazioni. Senza di questo, là non sano a chi ricorrere. A me, a buon conto mi conti per assoziato.
a Había escrito nelle y corrige.
Editor notes
Documentary and bibliographic data
- Location
Parma, Biblioteca Palatina, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 28, 105.
- Description
Pliego de 2 h. de c. 240 × 180 mm. Autógrafa.
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Edition
Noelia López Souto
- Other editions
Ciavarella 1979, I, 67-68.
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Further bibliography cited Brooks 1927; Crétineau-Joly 1867; De Rossi 1782; Diego, Maqueda & Martínez Ruiz 1999; Girardi 1781; Rodríguez de Castro 1781; Tamani 1970; - ©
Biblioteca Bodoni, Biblioteca Palatina di Parma (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) & Noelia López Souto
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Citation
Letter from José Nicolás de Azara to Giambattista Bodoni in 1782-10-17, ed. Noelia López Souto, in Bodoni Library [<http://212.128.132.100/en/letter/1782-10-17-azara-bodoni?id=572> Requested: Jun 8, 2025].Cite this document