De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].
Azara afirma que entregará el pliego enviado para un tal Marziale. Advierte a Bodoni también sobre el cobro de su dinero, pues en Roma hay problemas con el efectivo y el banco pronto quebrará. Saluda a Paciaudi.
Transcription
Roma, 1º agosto 82.
Amico mio stimatissimo,
1. Debe de tratarse de alguna de las Iscrizioni estampadas por Bodoni en hojas sueltas in-fol. en 1782 (
Resta in poter mio il piego delle scriture e sarà consegnato al Signore Marziale quando verrà a prenderlo1.
2. Se trata del dinero que aún permanecía en Roma relativo al pago a Bodoni por las matrices compradas por la
Vorrei che Lei pensase a disporre del dennaro che ho qui Suo perché, a dirLa a Lei sinceramente, io non rispondo di questo banco pubblico2. Il suo fallimento lo vedo inevitabile, benché non possa assegnarne l’epocha. La mancanza dell’effetivo è arrivata a punto che non sapiamo più come vivere. Per le spesse giornaliere diammo le cedole con un discapito de un 5 e di un 6 per 100 in piccola moneta. L’oro arriva a pagarsi fino ad un 10 per 100. Si fanno congregazioni per rimediare questo male, composte di persone che fanno pietà; ma è passato il tempo che i cristiania faceano miracoli. Ci volea altro che congregazioni per fare che vi sia dell donnaro dove non c’è e dove si spende il doppio dell’intrata, e dove la carta si è aumentata a segno che eccede di molto i capitali. Basta; questo serva a Lei di avviso per disporre con commodo dell Suo.
Qui non abbiamo niente di nuovo. Siammo bastonati da tutti e contenti.
Abbracio il nostro caro Paciaudi. E resto di Lei sempre Suo buon amico e servitore,
Azara.
a Resuelvo como cristiani la abreviatura C. que Azara escribe en el original. De hecho, en la Summa de Santo Tomás (I, q. 110, a. 2) puede leerse: «cuando los buenos Cristianos hacen milagros mediante la justicia divina, se dice que los hacen mediante la justicia pública» [trad. mía].
Editor notes
Documentary and bibliographic data
Location
Parma, Biblioteca Palatina, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 28, 97.