1782 02 28 AZARA BODONI

Roma, 28 de febrero de 1782.

De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara, indispuesto por un catarro, informa a Bodoni sobre el viaje de Pío VI a Viena y la visita en Roma de los Grandes Duques de Rusia. Indica que Paciaudi debió de recibir ya las Opera de Sepúlveda y pide a Bodoni que le aclare que son para él, no para la Real Biblioteca Ducal.

Roma, 28 febraro 1782.

Amico e padrone stimatissimo,

Lei vede il ritardo dei corrieri. Perciò non ho ricevuto che ieri la lettera di Vostra Signoria Illustrissima di^a 10 febraro. Il suo contenuto domandarebbe una contestazione ch’io non posso esseguire trovandomi troppo molestato da una terribile flusione e col viso mostruosamente gonfio. Perciò si contentarà Lei di queste cuattro righe.

Il Papa entraprese il suo viaggio per Viena ieri mattina alle 7, con una allegria incredibile che con applausi innusitati d’un inmenso popolo. Dio gli faccia ritornare qusi^b gloriosamente come parte.

Da sabato abbiamo qui i Gran Duchi di Rusia.

Il Padre Paciaudi debbe aver ricevuta l’opera del Sepúlveda. Si intende che^c questa è per lui e non per la Biblioteca. Lei glielo dica da parte mia.

Non ne posso più. Resto di^d Lei sempre Suo buon amico e servitore,

Azara.

^a Había escrito de y corrige.     ^b Aparente error de copia entre qui y così     ^c Antes de che cancela q     ^d Había escrito de y corrige.