From José Nicolás de Azara [Rome] to Giambattista Bodoni [Parma].
Azara sends Bodoni Milizia’s new version to print, reminding him that the author wants only to receive some copies as payment, the Stamperia being at liberty to dispose as it wishes of the remainder of the print-run. He is confident of the success of this second, revised and fuller edition. He also tells Bodoni confidentially that he is in the process of putting the late Mengs’s writings in order so he can pen a book in memory of the painter which will revolutionise the arts. He needs a copy of the Milan edition of Winckelmann for this project, and asks Bodoni to acquire it for him regardless of expense. He complains as usual about the mail and sends his greetings to Paciaudi.
Transcription
Roma, 15 luglio 79.
Amico e padrone stimatissimo,
Ecco il libro degli architetti del Signore Milizia perché Lei ne faccia una buona edizione. L’autore domanda solamente alcuni essemplari per dare ai suoi amici. Del resto sia Lei sicuro di che l’opera è buona e che farà più fracasso che la prima volta, che si stampò quì in Roma, per le gran correzzionia ed aggiunte che si sono fatte. Mi pare che comporrà due buoni tomi in-4º, ma sopra di questo Lei facia quello che più gli piacia.
1. Pintor y tratadista alemán del neoclasicismo, junto con su colega Winckelmann. Estuvo al servicio de Carlos III como pintor de
Forse di qui a qualche tempo mi presentarò a Lei in qualità d’autore, perché sto mettendo in ordine i scritti del celebre pittore Mengs1, morto poco fa, come Lei saprà, e gli a lasciatti a me. Non c’è niente di ordinatto e tutti sono frammenti, ma frammenti così preciosi che io credo che lo renderanno più famoso che le sue istesse pitture, e che formeranno una rivoluzione tre Belle Arti. Come ho da fare l’elogio di quest’uomo insigne per mettere alla testa dell’opera e che nella sua vita ebbe tante relazioni con Winkelman, anzi tuta la parte technica della sua opera è di Mengs, avrei bisogno di avere in mano l’edizione del’Istoria del’arte che si fa a Milano il più presto posibile. E se non fosse finita, vorrei avere almeno quella parte che sia stampatta. Se Lei mib puotesse fare questo piacere, gli sarei infinitamente obbligatto; nel supposto di ché pagherò quello che vorranno, e basterà che Lei mi dica a chi vuole che dia il denaro. Oltre questo, già s’intende che voglio essere associatto all’opera.
Tutto questo va in gran fretta perché il corriere non mi da più tempo. I miei saluti al nostro Paciaudi, e resto con tutta l’amicizia possibile di Lei amico e servitore,
Azara.
a Había escrito correzzione y corrige. b Había escrito me y corrige.
Editor notes
Documentary and bibliographic data
Location
Parma, Biblioteca Palatina, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 28, 6.
Description
Sheet consisting of 2 ff., 215 × 150 mm. Autograph letter.