De Giuseppe Adorni [Parma] a Giambattista Bodoni [Parma].
Adorni informa a Bodoni sobre las gestiones realizadas para obtener copia del librito de Faure, interesando en el asunto a varios de los amigos del tipógrafo.
Transcripción
Parma, 2 luglio 1813.
1. Se puede ver una carta anterior de Adorni en la que informa a
Il Dottore Adorni, scrivendo al Signor Consigliere Giordani1, lo pregava caldamente di ritrovare una copia del libretto riguardante il Signor Cavaliere Bodoni; che se ciò non gli riusciva, ne facesse trar copia sull’essemplare depositato alla Pubblica Libreria, ma prima di venir a questo ne parlasse a Baroni, il quale era per riceverne commissione dal Signor Consigliere Jacobacci, e andasse d’intelligenza con lui, perché non si duplicasse la commissione. Il Signor Consigliere Giordani, rispondendo alla lettera dell’Adorni con sua del 30 giugno, ha il tratto seguente:
2. El verso del propio Luigi Uberto Giordani se encuentra en su poema "Il bosco2, en el volumen I de sus
«Baroni spedisce il libretto, rispondendo a Jacobacci. Era impossibile averlo altrimenti. La qualità dell’autore e dello scritto il disobbligano dalla Biblioteca, e non v’è. Bodoni il vedrà; applico al autore un mio verso: 'Qual cagnoletto che a lion digrigne'2».
Il Dottore Adorni, che giustamente s’interessa in tutto ciò che riguarda l’immortale Tipografo, si affretta di comunicargli i sensi suoi e quelli del corrispondente ed amico Signor Consigliere Giordani, e La riverisce distintissimamente
[Sobrescrito:] Pour Monsieur le Chevalier Bodoni.
Notas al texto
Datos documentales y bibliográficos
Ubicación
Parma, Biblioteca Palatina, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 25.
Descripción
Pliego de 2 h. 250 × 178 mm. Carta autógrafa. Sobrescrito.