1795 02 28 AZARA BODONI
Resumen
Roma, 28 de febrero de 1795. De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].
Azara confiesa a Bodoni sus esperanzas de que la paz se alcance pronto y de que, en consecuencia, se recuperen las artes y las letras. Confirma que Molini ha recibido ya las Opera de Catulo para Heyne, pero debido al escenario bélico le ha ordenado posponer de momento el envío. Le escribirá él mismo a Heyne para avisarle y transmitirle lo que el tipógrafo le refiere sobre el Píndaro. El diplomático solicita a Bodoni copias de sus últimas publicaciones, le indica que la edición de Tácito podría entrar en su colección de clásicos latinos y critica las disparatadas ansias editoriales de Nélis, que desea estampar un Cicerón. También anuncia la próxima promoción de Somaglia como cardenal y vicario de Roma.
Transcripción
Roma, 28 febraio 95.
Amico mio stimatissimo,
Il ritardo dei corrieri si è resso ormai cosa ordinaria e così non occorre parlarne. Accusso la ricevuta della di Lei lettera de 13 corrente, nella quale mi raguaglia della Sua salute e facende, e sono contento della prima e delle seconde. Purtroppo è vero che incidimus in mala tempora, ma, sicome né queste tempora né queste mala li faciamo noi, ci vuole flemma per sopportarli e speranza di migliorare. Io sono di parere che in questo anno dovrà ritornare la calma da per tutto, più per stanchezza che per altro; ma, sia per qualunque raggione, sarà bene che ritorni. Come la scossa è stata troppo forte, ci vorrà qualche anno per rimettere le cose a sesto, ma si rimetterano. Ed io spero che le lettere e le arti si riporrano in più onore di prima. Le guerre civili sono state sempre fegondatrici dei geni.
Molini mi scrive avere ricevutta la copia del Catullo per il Signore Heyne, ma io gli dò ordine di sospenderne l’invio finoa ab nuovo ordine, per vedere prima quale sarà la sorte di Gottinga e di tutto l’Anoverese, perché mi pare che le mire dei francesi si dirigono colà.
Io scriverò questa settimana alc detto professore per mano di cotesto Principe Reale d’Inghilterra, ch’è suo discepolo ed è in corrispondenza con lui.
La prego di non ritardarmi l’invio delle opere ch’Ella avrà in pronto e delle quali mi parla. Il Tacito potrà entrare nella cattegoria dei nostri clasici.
Mi pare che il Vescovo di Anversa pensi che i bei libri si fanno come si piantano le carotte, poiché così alla sfugita progeta una edizione di Cicerone, cosa tanto seria, sia per riguardo alla letteratura che alla tipografia. Il detto Vescovo mi scrisse che veniva subito a Roma, ma non ne so più nuova.
A Heyne scriverò quello che Lei mi dice su Pindaro e l’Abate di Caluso, di cui sarà bene sapere se ha qualche cosa da potere mandare a Heyne. Ma io credo che l’edizione meditata dal’uno sia con oggeto differente da quella del’altro[8].
Credo avere scritto a Lei che i Catulli erano arrivati felicemente ed aspetto il resto.
Costì ci sarà allegria per la prossima promozione di Somaglia al cappello ed al Vicariato di Roma. Ind Roma temo che detto Vicariato sia poco applaudito perché l’uomo non è popolare.
Siammo senza corrieri di Spagna ed il tempo è orrido.
Lei conservi e mi creda sempre Suo vero amico,
Azara.
a Había escrito fa y corrige. b Había empezado a escribir un y corrige. c Había escrito el y corrige. d Antes de in cancela un texto que no alcanzo a leer.
Notas al texto
Datos documentales y bibliográficos
- Ubicación
Parma, BP, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 29, 96.
- Descripción
Pliego de 2 h. de 230 × 185 mm. Autógrafa.
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Edición
Noelia López Souto
- Otras ediciones
Ciavarella 1979, II, 104-105.
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Otra bibliografía citada Catullus 1794; Gordon & Lawton 2003; López Souto 2018d; Tacitus 1795; Vergilius 1795; - ©
Biblioteca Bodoni, Biblioteca Palatina di Parma (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) & Noelia López Souto
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Cita
Carta de José Nicolás de Azara a Giambattista Bodoni de 1795-02-28, ed. Noelia López Souto, en Biblioteca Bodoni [<http://212.128.132.100/carta/1795-02-28-azara-bodoni?id=728> Consulta: 08/06/2025].Citar este documento