1794 12 00 AZARA BODONI

Resumen

S. n. [Roma, después del 2 de diciembre de 1794]. De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara se disculpa ante Bodoni por el retraso de su respuesta, causado por los trabajos que le sobrevinieron tras la muerte de Bernis, entre ellos la tarea de ocuparse de las Madames de Francia. Espera con ansia y desea la llegada de la paz, sin la cual prevé consecuencias desastrosas para Italia. El panorama español tampoco le parece mejor y, de hecho, desaconseja enviar libros allí debido a la inseguridad de los correos. Le solicita que le remita a Roma el mismo número de copias de las Opera de Catulo que con las Opera de Virgilio, le paga los últimos ejemplares bodonianos recibidos a través de un banco genovés y le anuncia que pronto mandará a Parma el texto de La religion vengée de Bernis para que sea estampado.

Transcripción

[Roma, diciembre de 1794].

Amico e padrone mio stimatissimo,

Non ho potuto prima d’adesso contestare alla di Lei lettera de 21 novembre perché non ho potuto disporre di un istante di tempo, piovendo sopra di me affari sopra affari doppo la morte del povero Bernis; che le Madame di Francia sono restate, per dire così, a conto mio ed ha bisognato pensare a loro per fornirle di tutto, cominciando dalle lenzuola fino al piato e la forcheta.

Purtroppo vedo che bisognerà fare bancarotta in tutto se Dio non ci da la pace, della quale vedo che tutto il mondo ne parla, ma nessuno sa da chi né dove si tratta; e fratanto i francesi vano avanti da per tutto e fanno conquiste con più rapidità di Cesare. Il malanno cresce rifletendo che minaciano l’Italia con più gran preparativi che mai.

In Spagna le cose non possono andare peggio ed il parlarvi di letteratura sarebbe tempo perso e ben lontano dalle regole prescrite da Orazio per consegnare i libri. Si validus, si laetus erit, si denique poscet, ecc. I corrieri istessi non li credo sicuri. Ci sarebbero le navi da guerra che sogliono venire a Genova, ma queste sono troppo incerte. È meglio dunque aspettare che l’orizonte si schiarisca un poco più per pensare a mandare qualunque cosa in Spagna.

Qui per Roma siammo in caso diverso. Perciò, La prego di mandarmi per i vetturali soliti quel numero di copie del Catullo che mi mandò del Virgilio.

Non si [è] trovato in Roma chi dasse una cambiale sopra Parma e perciò l’ho fatta trarre sopra Genova de 34 zechini 18 paoli, ridotti in scudi romani 74’90, che Lei potrà beneficiare con profitto costì o in Genova istessa. E perciò gli mando la 1ª e 2ª, così resterà saldata la partita dei libri che Lei mi mandò ultimamente.

Tra poco manderò a Lei il manuscrito del poema sulla religione composto dal defonto Cardinale Di Bernis, ch’è veramente un capodopra di poesia francese. Bisognerà farne una bella edizione in-4º. Adesso lo sta rivedendo Pio VI per la correzione. Bisognerà mandarmi le prove, come per i clasici.

Lei si conservi per tempi più felici. E mi creda sempre Suo buon amico,

Azara.

Notas al texto

Datos documentales y bibliográficos

Nota bene

La datación de la presente carta se establece a partir de la alusión en ella a la muerte de Bernis y porque es respuesta a la de Bodoni de 1794-XI-21 (post quem).

Digitalizaciones de los originales