1792 08 01 AZARA BODONI

Roma, 1 de agosto de 1792. De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara confiesa a Bodoni su preocupación por la persecución a Floridablanca en España. Devuelve unas cartas que el amigo le compartió y también unos folios del Teocrito transmitidos por el abate Cunich. Elogia el soberbio Breve papal y le hace llegar asimismo los elogios del propio Pontífice. Reitera, además, la disposición de crédito mediante Ziliani.

Amico mio stimatissimo,

Mi trovo con due corrieri adesso. Il primo mi portò la di Lei lettera de 22 giugno, alla quale mi è impossibile contestare dettagliatamente.

Ella avrà intessa qualche cosa delle rivoluzioni ministeriali di Spagna. Sono cose che mi^a riguardano troppo da vicino per non interessare la mia attenzione intiera e si tratta di tutta la mia essistenza e di molti altri. Il^b mio partito, però, è presso bene con molta anticipazione.

Rimando le lettere che Lei mi favorì ed insieme i fogli del Teocrito coi versi che mancano al’edizione di Siena, che me li ha favoriti l’Abate Cunick.

Se non ho detto niente dell’edizione in grande della lettera pontificia, Lei doveva indovinare il mio giudizio. Il Santo Padre ne ha fatto elogi stramballati, ma non ho il suo biglieto alla mano per mandarlo a Lei.

Riguardo a dennaro, mi rimetto a ciò che gli scrissi l’ordinario scorso.

Sono sempre amico di Lei,

Azara.

Roma, 1º agosto 92.

^a mi añadido entre líneas.     ^b Había empezado a escribir n y corrige.