1792 05 30 AZARA BODONI

Roma, 30 de mayo de 1792. De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara envía a Bodoni la carta del Papa en agradecimiento por la copia regalada de la edición de Calímaco, documento copiado por Benedetto Stai y en el que Pío VI elogia el trabajo del tipógrafo. Afirma Azara que la implicación de Rezzonico en el proceso de Cagliostro es una calumnia y asegura que él lo protegerá en Roma. Se queja, por último, por la carga de trabajo.

Amico mio stimatissimo,

Ecco la lettera del Papa, ch’è magnifica, come Lei vedrà. È impossibile mettere più di buona grazia che ne ha messa Sua Santità in questo affare. Diede ordine a Monsignore Stai di portarmi la minuta perché dicessi se andava a modo mio. Ha volsuto accompagnarla con due medaglie del Suo ritratto, che Lei troverà qui unite. Io già l’ho ringraziato a nome di Lei e mio e gli ho detto che la sua lettera sarà da Lei stampata con una magnificenza mai veduta, perché il mondo tutto conosca che Pio VI è l’unico sovranno d’Italia che sa conoscere e [a]p[r]ezzare i talenti di Bodoni. Adesso tocca a Lei esseguire ciò che io ho promesso. Aggiunga Lei al merito di questa lettera che Sua Santità l’ha ordinata ed esseguita trovandosi colla febbre terzana, che l’ha ripressa questa settimana in seguito di quella ch’ebbe a Terracina. Grazie a Dio, sta meglio col’usso della china, ma le forze hano^a molto sofferto e siammo ai 76.

Quanto si è detto di Rezzonico è una calunnia indegna, che sarà nata in Parma^b e morirà lì. Lui potrà stare in Roma quanto vorrà, sicuro ed stimato, ed io ne rispondo.

Se Lei vedesse come sono circondato di lettere, affari e seccatori, mi compatirebbe di vedermi scrivere tanto.

Mi è inpossibile dilungarmi di più oggi.

Sono sempre di Lei,

Azara.

Roma, 30 maggio 92.

^a Había empezado a escribir am y corrige.     ^b Había escrito un texto que no puedo leer y corrige.