1789 10 14 AZARA BODONI

Roma, 14 de octubre de 1789.

De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara acusa recibo de copias de las dos oraciones fúnebres en italiano estampadas por Bodoni. Le indica al tipógrafo que envíe a Llaguno o Floridablanca lo que desee y, respecto al Horacio, muestra su preferencia por las lecciones de Talbot o, en especial, de Iani, del que le había enviado un ejemplar del cardenal Garampi.

Roma, 14 ottobre 89.

Amico mio stimatissimo,

Il corriere arriva quando va a partire il mio e, mentre fanno i pieghi in secretaria, scrivo questo poco che mi permettono i miei ochi, che stano male assai.

Ricevo i dodici essemplari dell’orazione in-12º ed in-4º; e non posso dire altro per oggi.

Scrivo a Matallana e Lei mandi ciò che vorrà in Spagna diretto a Mognino o a Llaguno.

Riguardo al’Orazio, già ho detto a Lei che mi pare meglio scegliere il testo del Talbot, ch’è quello della piccola edizione di Cambridge ch’io diedi a Lei qui e che credo sia quello che seguitò Baskerville nella 2ª edizione; e, se no, preferirei il testo del’Iani, ch’è l’ultimo editore ed è correttissimo, benché abbia qualche singolarità. Io sarei per questo.

Mi pare che Lei mi dicesse che già gli era arrivatto l’essemplare che per me aveva commesso in Germania ed inoltre gli mandai il 1º tomo, che prego mi restituisca perché è del Cardinale Garampi.

Non posso più, né per il tempo né per gli ochi.

Sono di Lei sempre,

Azara.