1788 12 17 AZARA BODONI

Resumen

Roma, 17 de diciembre de 1788.

De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara refiere a Bodoni la muerte del infante don Gabriel. Muestra su desacuerdo con la estampa del Nuevo Testamento en Parma e imitando una edición inglesa, pues cree que esta empresa no dará gloria al tipógrafo. Decide regalar a Salesa los pasteles que iba a enviarle a don Gabriel y le solicita a Bodoni el importe de todo, junto a las encuadernaciones de Baskerville y el Longo italiano que también le mandará para encuadernar en Parma. Además, le indica al amigo que acuda a Ziliani cuando necesite dinero.

Transcripción

Roma, 17 dicembre 88.

Amico mio carissimo,

La lettera di Lei delli 7 corrente arrivò molto tardi la settimana scorsa e venne colle altre che portavano l’infausta notizia della morte del infelicea Don Gabriele, che non posso esprimere quanto ramarico mi abbia causato; ma levius fit patientia quidquid corrigere est nefas. Mi consola che Lei stia bene di salute. La mia è la stessa sempre, non trovando ancora la maniera di scaciare del tutto questa maledetta sfogazione.

Vedo che purtroppo vanno formandosi nuove cattene per trattenerLa in Parma. L’idea di ristampare, o sia contrafare, il Testamento di Londra ha pressa alte radici e dubbito che Lei se ne possa schermire; nonostante di essere, secondo me, la cosa meno utile, meno gloriosa ed anche indegna di Lei poiché alfine non è altro che una prova di sapere imitare e contrafare una cosa mediocre, di pochissimo vantaggio al pubblico. Insomma, un sordido contravando senza oggetto. Contuttociò, ripetto che difficilmente se ne schermirà Lei. Ella pensi che la vita è non più d’una e corta assai, e che senza quella tale libertà, di cui tanto abbiammo parlato, non faremmo altro che marcire fra i proggetti.

I pastelli erano per il disgraziato Don Gabriele e adesso li destinerò al mio Salesa. Perciò, in luogo di mandarli a Madrid, Lei mi facia il piacere di dirigermeli a Roma nella maniera che Lei creda più opportuna e mi dica il costo di tutto per rimborsarlo. Unitamente mi dirà l’importo delle legature dei libri di Baskerville, aggiun[gen]dovi la legatura del Longo di Anibal Caro che per questo ordinario o per il venturo manderò a fare egualmente legare costì, giaché in Roma quest’arte è affato persa.

Adesso mi occorre un mezzo di risparmiare conti e parole. Lei ricorra al Signore Gaetano Ziliani e gli domandi la somma che vuole a conto mio, che io gli scrivo mi facia il servizio di consegnargliela, come spero farà attesse le sue cortesib essibizioni. Ed in avvenire ci serviremmo del’istesso mezzo per le spesse che anderanno occorrendo.

Qui non abbiamo novità di quelle che possono interessare le persone che hano un pensiere a loro.

Riceva Lei mille saluti di quelli che concorrono a casa mia e che Lei conosce, che tutti conservano per Lei l’istesso affetto.

E mi creda inalterabilmente Suo amico,

Azara.

 

 

a Había empezado a escribir infa y corrige.     b Había escrito cortese y corrige.

 

Notas al texto

Datos documentales y bibliográficos

  • Ubicación

    Parma, Biblioteca Palatina, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 28, 205.

  • Descripción

    2 pliegos de 2 h. de 230 × 185 mm. Autógrafa.

  • Edición

    Noelia López Souto

  • Otras ediciones

    Ciavarella 1979, I, 141.

  • Otra bibliografía citada Astorgano Abajo 2012; Lasagni 1999; Longo 1786; López Souto 2018d; López Souto 2019c; Lozoya 1959; Mill 1707;
  • Cita
    Carta de José Nicolás de Azara a Giambattista Bodoni de 1788-12-17, ed. Noelia López Souto, en Biblioteca Bodoni [<http://212.128.132.100/carta/1788-12-17-azara-bodoni> Consulta: 08/06/2025].
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