1788 10 17 AZARA BODONI

Roma, 17 de octubre de 1788.

De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara, desde Albano, se alegra de la llegada de Bodoni a Nápoles. En cuanto al proyecto de estampar un Nuevo Testamento según los códices vaticanos –excusa para sacar al tipógrafo de Parma–, el diplomático le informa que el Infante no autoriza su estancia en Roma para trabajar en la edición.

Albano, 17 ottobre 88.

Amico mio carissimo,

Scrivo a Lei da questa campagna dove sono venuto per fare una visita agli amici che stano qui e restare in loro compagnia 24 ore.

Desidero molto che Lei arrivasse in codesta^a gran città senza disgrazia e con buona salute. Non dubbito che saranno molti gli oggetti che fermerano la di Lei attenzione, ma di questo se ne parlerà al ritorno.

Lei indovinò. Il nostro buon Signore consultò il Fratte e mi risponde lodando molto l’idea di stampare il Nuovo Testamento e le altre cose, ma in Parma, dove lui dice risponderà dei codici, ecc. Non bisogna essere gran cosa accorto per penetrare questo sistema frattesco, ma è necessario fare finta di non capirlo. Perciò ho risposto io lodandolo, ma supponendo impossibile di ottenere i codici, ecc. Bisognerà dunque dissimulare, tornare in Parma e di lì a qualche tempo prendere il buono e gran partito risolutamente. Lui si picherà fortemente, ma non potrà accussare che sé stesso. Di tutto ne parlaremmo al di Lei ritorno con nostro commodo.

Quello che m’importa più di tutto è che Lei stia bene di salute e che mi creda sempre Suo vero amico di cuore,

[Rúbrica].

  ^a Había empezado a escribir un texto que no puedo leer y corrige.