1787 02 07 AZARA BODONI

Resumen

Roma, 7 de febrero de 1787.

De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara comenta a Bodoni la aceptación, por parte del Infante, de la dedicatoria de la tragedia de Monti Galeotto Manfredi. Respecto al negocio con España, le transmite la premura que el gobierno le requiere y que podría lograrse si Bodoni lo visitase en Roma. Le refiere también el paso de Casti por la capital pontificia y el rechazo de Volpato a realizar unos grabados para los melodramas de este literato.

    Transcripción

    Roma, 7 febbraro 1787.

    Amico e padrone stimatissimo,

    • 1. Se trata de la tragedia de Vincenzo Monti Galeotto Manfredi principe di Faenza, al final nonata en Parma (sobre esto,
    Scrivo a Lei in fretta due righe unicamente per dirgli che il Signor Infante mi dice aver parlato con Lei lungamente dell’Aristodemo e che accetta volentieri la dedica della nuova tragedia che sta per dare alla luce l’Abbate Monti, al quale ho detto tutto perché fatichi con più impegno e ci dia una cosa degna del mecenate1. Così, quanto più merito abbia questa nova produzione di Monti, tanta più ragione avranno i suoi nemici per gracchiar contro di lui.

    • 2. Refiérese el proyecto de égida hispánica de Bodoni o la compra de sus matrices por la Corona de España (cf.
    • 3. Horacio, Carmina, II, 14, 1-2. Azara ya había empleado esta cita en 1784-II-05. Sobre esta y otras citas latinas
    In Spagna desiderano che io finisca presto il nostro affare grande. In conseguenza, bisogna che Lei prenda le Sue misure conforme le ho detto tante volte2. Sempre però credo essere impossibile far questo affare per lettere. Se Lei fosse qui, forse in un quarto d’ora concluderessimo tutta questa facenda. Animo, dunque, che invecchiamo troppo presto e labuntur anni3.

    • 4. Giovanni Battista Casti (1724 - 1803), canónigo, profesor de elocuencia, poeta arcade y en sus últimos años, sobre todo, dramaturgo.
    • 5. Grabador natural de Bassano (1740 - 1803), había trabajado de joven para Remondini pero entonces hacía ya diez años que
    • 6. Probablemente se refiere a los melodramas jocosos que, entre 1784 y 1786, Casti compuso en Viena y que a inicios
    L’Abbate Casti4 è passato di qua. È andato in Sicilia per non ritornare che questo state. Ha volsuto impegnare Volpato5 a fargli i rami e l’edizione delle sue novelle coll’istessa offerta che a Lei delli sei milla zecchini, ma Volpato non ha volsuto saperne niente6.

    Non hoa tempo di dilungarmi di più.

    Lei si conservi e mi creda sempre Suo vero amico e servitore,

    Azara.

     

    a Corrige non ho sobre un texto que no puedo leer.

     

      Notas al texto

      Datos documentales y bibliográficos

      • Ubicación

        Parma, Biblioteca Palatina, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 28, 173.

         

      • Descripción

        Pliego de 230 × 185 mm. Solo firma autógrafa.

      • Edición

        Noelia López Souto

      • Otras ediciones

        Ciavarella 1979, I, 123-124.

      • Otra bibliografía citada Carnassale 2005-2006; Cátedra 2013d; Colombo 1994; López Souto 2018d; López Souto 2019c; Manuale 1788; Monti 1786; Monti 1788a; Monti 1788b; Natali 1931; Nigro 1979; Tua 1937;
      • Cita Citar este documento

      Digitalizaciones de los originales