1784 12 23 AZARA BODONI

Resumen

Roma, 23 de diciembre de 1784.

De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara no se muestra sorprendido ante el cese de Obach como Director de la Reale Azienda, pero sí le transmite a Bodoni el pesar que sintió Agüera. Además, con ocasión de las nupcias de los Infantes de España y Portugal en Lisboa, solicita la mediación del tipógrafo para encargarle a Pagnini un drama alegórico en música.

Transcripción

Roma, 23 dicembre 1784.

Amico mio stimatissimo,

Niente mi ha fatto specie la catastrofe che Lei mi partecipa dell nostro amico Obach; anzi mi pare un miracolo che abbia tardato tanto a scopiare la mina. Il fico non puole dare pere, né il pero fichi; ogni botte da il vino che ha. Io credo felice il Signore Obach di vedersi fuori della laberinto in cui era rinchiuso e poi che n’è uscito con onore deve ringraziarne il cielo. La maniera però è un poco brusca; ma ritorno ai miei fichi e alle mie pere. Questo dovrebbe servire a Lei, amico mio, di lezione per non esporsi lungo tempo a puoter essere licenziato e prevenire la mano. Io ripeto ciò che tante volte ho detto: sono qui per servirLa.

L’amico Agüera è stato molto sensibile alla disgrazia, se così dee chiamarsi, dell Signore Obach, perché l’ama molto. Ed abbiamo parlato insieme molto delle cose di codesto paese, perché si parla meglio che si scrive.

Vengo a dare a Lei una nuova seccatura per fare vedere che non mi scordo dell mestiere. L’Ambasciatore nostro in Lisbona è mio intimo amico. Con motivo dei matrimoni dei nostri Infanti deve dare delle feste magnifiche in casa sua questo mese di marzo e di maggio. Fra le altre disposizioni, io mi sono incaricato di fare comporre due drammi allegorici da mettere in musica e da cantarsi, ora in un teatro domestico, ora in un salone senza abiti ecc. Il primo, dunque, di questi drammi l’ho ordinato già qui ad un amico poeta e, per il secondo, ho pensato pregare per il di Lei mezzo il Padre Panini se volesse incaricarsi di comporlo. La perizia che ha della sua lingua e la sua istruzione nei poeti greci mi persuadono che dovrebbero farlo riuscire con più gusto che molti di questi arcadi ignoranti. Prego dunque Lei di ottenermi da codesto letterato la grazia d’incaricarsi di quest’opera e di sapermi dire se accetta la commissione a posta corrente, giaché non vi è gran tempo da perdere. Le condizioni sarebbero queste: l’Infante don Gabriele di Spagna sposa l’Infanta donna Vittoria di Portogallo, quello figlio del Re di Spagna e costei della Regina di Portogallo; l’Infante don Giovanni di Portogallo, figlio parimente della Regina, sposa l’Infanta di Spagna donna Carlota, figlia dei Principi di Asturias don Carlo e donna Luisa. Il giorno che si faranno questi matrimoni si esseguirà la cantanta che si compone qui in Roma; e quella dell Padre Panini si esseguirebbe quando la sposa di Spagna arriverà a Lisbona.

Deve scegliersi una allegoria che possa abbraciare tute queste circostanze. Gli attori devono essere cinque, gli atti due e due le scene, e non più. Posta in musica ha da durare un’ora e mezza ad un dipresso. Le lodi ricaderanno sui vantaggi che le due nazioni ricaverano di questa doppia unione. Il mio Re Avo, qual altro Nestore, sarà l’oggettob delle maggiori lodi. Ai portoghesi poi incenso senza risparmio poiché la funzione si fa in casa loro. Dippingendoli ben divoti e santi è il mezzo sicuro di piacergli, ecc. ecc.

Amico, compatisco a Lei di tanta secatura poiché a me stesso mi volta già la testa questa coglioneria. Se il Padre Pagnini non credesse d’incaricarsi di questo, me l’avvisi Lei presto per puoter prendere delle altre misure.

Il Duca Grimaldi si è dismesso di questa Imbasciata.

Sono di Lei sempre,

Azara.

 

a Había escrito di y corrige.     b Había empezado a escribir la og y corrige.

Notas al texto

Datos documentales y bibliográficos

  • Ubicación

    Parma, Biblioteca Bodoni, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 28, 144. 

  • Descripción

    Pliego de 2 h. de 230 × c. 185 mm. Autógrafa.

  • Edición

    Noelia López Souto

  • Otras ediciones

    Ciavarella 1979, I, 101.

  • Otra bibliografía citada Caridi 2015; Ferreira-Alves 2004; Herrera 1787; Martínez Cardós 2012; Ozanam 1998; Vigara Zafra 2016;
  • Cita
    Carta de José Nicolás de Azara a Giambattista Bodoni de 1784-12-23, ed. Noelia López Souto, en Biblioteca Bodoni [<http://212.128.132.100/carta/1784-12-23-azara-bodoni> Consulta: 07/06/2025].
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