1782 10 03 AZARA BODONI
Resumen
Roma, 3 de octubre de 1782.
De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].
Azara se alegra de que Bodoni se haya recuperado del ‘catarro ruso’ y lamenta haberlo metido en el proyecto de imprimir Dell’economia naturale e política de Chigi porque le importunará sobremanera. Argumenta con detalle su gusto por estampar sin mayúsculas que rompan la uniformidad de los renglones, pone como referente las inscripciones antiguas y anima a Bodoni a innovar; cuanto más porque la edición utilitaria de la Introduzione alla Storia naturale de Bowles les permite arriesgarse y probar. Sigue preocupado por el conflicto en Gibraltar.
Transcripción
Roma, 3 ottobre 82.
Amico miostimatissimo,
Ricevo la di Lei lettera de 30 dello scorso mese e mi rallegro di vedere che si è rimesso dell catarro russo, che ha infestata tutta la Europa. Se fosse stata una peste, il mondo restava deserto perché non ha risparmiato anima vivente.
Mi rincresce infinito aver dato a Lei da fare coll Principe Ghigi, perché colle sue distrazioni lo farà impazzire. È un peccato che quell Signore patisca delle singolarità che patisce, perché ha mille altre buone qualità e non manca certo di talento. Si è inamorato di quello stile che Lei vede, che per me non sono tanto bravo da capirlo.
Tocante alle maiuscole, confeso a Lei che non le posso inghiotire e le ho, ed avrò sempre, per una solenne barbarie che seguitiamo noi more pecudum. Ogni qualvolta lego le belle iscrizioni antiche, tutte di caratteri uguali, senza alti né bassi, e che la T di Traiano è uguale alla T di qualsisia cosa. Quando lego alcuno di quei preziosi manoscritti greci o romani scriti con lettere quadrate, benché non siano dei secoli più alti e buoni, me ne inamoro e dico: oh, miserabili moderni ridicoli, che credete farvi grandi slungando le gambe alle lettere dei nomi vostri. Quando Aldo introduceva il suo nuovo carattere, i pedanti avranno strillato senza dubbio; ed in tutte le novità sucede lo stesso, ma bisogna badare alla raggione e non alle ciarle. Chi sa che, se Lei stampasse il mio libro senza nessuna maiuscola, il Suo credito non autorizasse questa moda e l’introducesse da per tutto, facendo così una especie d’epoca nell’ortografia? Si puotrebbe provare in un foglio per vedere ch’effetto fa e non sarebbe gran male il rifarlo quando non piacesse. Dico tutto questo per dire e senza nessuna pretensione perché non hoa il menomo impegno in che Lei lo facia. Il libro importa tanto poco che si puole mettere a qualsisia rischio.
Qui siammo in vacanze e non pensammo che a divertirci. L’Imperatore facia quell che vuole contro preti e frati, che noi siammo contenti di noi stessi.
Gibilterra mi è talmente fissa in mente che non posso pensare a niente altro.
Lei abbia salute e si ricordi che sono, e sarò sempre, Suo buon amico e servitore,
Azara.
a non ho reiterado por error, a final de página e inicio de la siguiente.
Notas al texto
Datos documentales y bibliográficos
- Ubicación
Parma, Biblioteca Palatina, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 28, 104.
- Descripción
Pliego de 2 h. de c. 240 × 180 mm. Autógrafa.
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Edición
Noelia López Souto
- Otras ediciones
Ciavarella 1979, I, 67.
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Otra bibliografía citada Bowles 1783; Chigi 1782; López Souto 2017d; López Souto 2018d; Panero 2008; - ©
Biblioteca Bodoni, Biblioteca Palatina di Parma (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) & Noelia López Souto
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Cita
Carta de José Nicolás de Azara a Giambattista Bodoni de 1782-10-03, ed. Noelia López Souto, en Biblioteca Bodoni [<http://212.128.132.100/carta/1782-10-03-azara-bodoni?id=571> Consulta: 08/06/2025].Citar este documento