De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].
Azara se alegra de la recuperación de Paciaudi, reconoce que le hubiera gustado asistir a la reunión celebrada en San Martín con Agüera y Obach, acusa recibo del pliego de De Rossi y agradece a Bodoni el envío del primer tomo de Dell’origine, progressi e stato attuale d'ogni letteraturadel abate Andrés, si bien ironiza sobre el interés de la obra para ser publicada en la Stamperia Reale. Rehúsa gastar más palabras para la Oración de Jovellanos, afirma que entregará al canónigo Reggi lo que le mande y niega sorprenderse por la difícil situación existente en Parma.
Transcripción
Roma, 18 gluglio 1782.
Amico e padrone stimatissimo,
1. No se conservan o no han podido localizarse en ningún fondo público estas dos cartas de Bodoni a Azara de
Dovrei contestare lungamente alle due lettere di Vostra Signoria Illustrissima di questi due ultimi ordinari1, ma bisognarà [sic] che lo faccia in poche parole perché la mia povera testa non è ancora suscetibbile di lunga conversazione.
2. Azara escribe al padre Paciaudi el mismo día que la presente a Bodoni, alegrándose por su mejoría de salud: carta
Godo infinitamente della ricuperata salute del nostro caro Pacciaudi, al quale scrivo due righe2.
3. Se trata de un encuentro, tenido lugar en el barrio parmense de San Martino, en el que se reunieron el
Abreia volsuto trovarmi in cuarto con lor’ Signori nella conferenza ch’ebbero in San Martino cogli amici Agüera e Obach3.
Non debe punto marevigliarmi lo stato deploravile delle cose che Lei m’accenna, perché il concetto ch’ho io nella mia testa di certe persone mi forza a credere molto peggio ancora. Lasciamogli andare e seguitiamo la nostra strada, procurando di campare e di fare il nostro dovere.
4. No se conserva o no ha podido localizarse en ningún fondo público la carta aquí referida del abate Bernardo de
Ho ricevuto il piego del Signor Abate De Rossi e non posso rispondergli per quest’ordinario. Lei glie [sic] dica che lo farò per il corriere prossimo e che fratanto si tenga liberamente la Biblioteca di Rodríguez per tutto il tempo che ne abbia bisogno, poiché a me non mi fa mancanza veruna4.
5. La correspondencia entre Andrés y el ecónomo de la Stamperia Reale, Johann Georg Handwerk, no solo evidencia la nula implicación
Mille grazie per il libro del Abate Andrés5. Non dubbito del merito dell’opera, ma se io non sto meglio non ne potrò renderne conto, perché sicuramente non lo leggerò.
6. Para más datos y bibliografía sobre este nonato proyecto consúltese 1782-V-30.
Dell’Orazione di Jovellanos non occorre che ne dica più di ciò che ne ho detto. Resti dunque seppolta per sempre nell’obblio che merita6.
7. Giuseppe Reggi canónigo y prefecto de la Biblioteca Vaticana, además de fungir de «Camerier d’onore di N[ostra] S[antità]», cargos que
Mandi Lei quello che vorrà per il Canonico Reggi7 e per chiunque altro, che tutto sarà consegnato pontualmente.
Basta di conversazione per un povero convalescente. Mi conservi Lei la Sua amicizia e mi creda sempre Suo buon amico e servitore.
Pareb a Lei giusto che il mio debole stomacho abbia dac digerire niente meno che L’origine, progresso e stato attuale d’ogni letteratura? E questo solo titolo non ha spaventato Lei per intraprenderne l’edizione? Basta; ogni giorno conosco più la mia ignoranza e miseria.
Sono di Lei,
Azara.
a Había empezado a escribir ar y corrige. b Nota autógrafa añadida tras la copia. c Había escrito di y corrige.
Notas al texto
Datos documentales y bibliográficos
Ubicación
Parma, Biblioteca Palatina, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 28, 96.
Descripción
Pliego de 2 h. de c. 240 × 180 mm. Final de la carta y firma autógrafos.