1782 06 20 AZARA BODONI

Resumen

Roma, 20 de junio de 1782.

De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara acusa recibo de pruebas de Dell’economia naturale e política, que Chigi revisará, y aconseja a Bodoni paciencia por lo que se refiere a las notas que este autor aún debe enviarles. Promete mandar a Parma la Biblioteca española, que contiene la noticia de los escritores rabinos españoles solicitada por De Rossi y critica la pésima traducción al español del Orlando furioso, realizada por Urrea y que Bodoni debió de ofrecerle. Desea que Paciaudi mejore su salud y, entre las noticias romanas, insiste en el poco aplauso logrado por el Papa a su regreso.

Transcripción

Roma, 20 giugno 1782.

Amico padrone stimatissimo,

Mi arriva in questo momento la lettera di Vostra Signoria Illustrissima dei 14 corrente colle prove del poema del Principe Chigi. Questo Signore he [sic] in campagna, ma doppo domani io debo vederlo e gli consegerò i fogli perché veda si vanno bene, e poi ne renderò conto a Lei. Ancora non mi ha consegnate le note e ci vuol molta flema con quest’uomo.

Ho in mio potere la Biblioteca ravinica spagnuola e mi farò un piacere particolare di communicarla al Signor Abbate De Rossi, di cui nell’oppera si fa onorevole memoria. Mi rincresce però non poter mandar questo libro oggi, né manco per il corriere della settimana prossima, perché non posso sopracariccare il corriere a motivo di molti altri pacchettia che debo mandar in Spagna; e la suddetta Biblioteca è di un volume consideravile. Insoma, subito che potrò la manderò.

L’Ariosto tradotto dall’Urrea l’[h]o. É un libro scelerato perché ha stropiato il suo origginale e non parla né italiano né spagnuolo. Nel famoso scrutinio che fanno il curato ed il barviere della famosa libreria di Don Chixoto, questo libro è consegnatob alle fiammec, come merita. Ciò nonostante, io ringrazio molto a Lei della Sua buona volontà.

Desidero che il nostro caro Pacciaudi si restabilisca intieramente e che il moto a cavalo liberid a Lei dalle ostruzioni che sono inseparabili da chi mena la vita che noi meniamo.

Il nostro Papa sono oggi otto giorni che ci favorì. Il suo ingresso triunfante fu accompagnato da un concorso innumerabile, ma ilf aplauso fu meschino assai.

Niente altro occorre. E così mi rassegno alla di Lei disposizione Suo buon amico e servitore,

Azara.

 

a Había escrito paccheti y corrige.     b Había escrito consennato y corrige.     c Había escrito fiamma y corrige.     d Había escrito libiri y corrige.     e ma il añadido entre líneas sobre dall’ cancelado.

Notas al texto

Datos documentales y bibliográficos

  • Ubicación

    Parma, BP, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 28, 94.

  • Descripción

    Pliego de 2 h. de c. 240 × 180 mm. Solo firma autógrafa.

  • Edición

    Noelia López Souto

  • Otras ediciones

    Ciavarella 1979, I, 60.

  • Otra bibliografía citada Ariosto 1553; Chigi 1782; Rodríguez de Castro 1781;
  • Cita
    Carta de José Nicolás de Azara a Giambattista Bodoni de 1782-06-20, ed. Noelia López Souto, en Biblioteca Bodoni [<http://212.128.132.100/carta/1782-06-20-azara-bodoni?id=821> Consulta: 08/06/2025].
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