1780 09 07 AZARA BODONI

Resumen

Roma, 7 de septiembre de 1780.

De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara agradece que Bodoni le informe sobre las últimas novedades del Ducado y lo previene contra el nuevo Busíride. Acepta las correcciones de Rezzonico sobre las pruebas del Mengs revisadas por Milizia e indica, además, un error en una cita de Plinio.

 

Transcripción

Roma, 7 setembre 1780.

Amico e padrone stimatissimo,  

La ringrazio molto delle notizie che si serve participarme di codesto paese, che veramente mi divertono e confermano sempre più nella idea che mi sono formata della povera umanità. Bisogna guardare certe cose da un determinato punto de vista; altrimenti lo farebberò a uno inpazire. In Modena si aprono gl’occhia; in Parma si chiudono. Quante belle cose avrei piacere di dire a Lei su questo proposito se avessimo una conversazione insieme! Dico unicamente a Lei che stia attento a la condota del nuovo Busiride, arrivato costì a sedere sul spoglia della ragione e dell’umanità. Mi costa essreb lui il più cattivo soggeto di quanti vestono l’uniforme pio del mio parente, perché sapia Lei la rara erudizione di che la madre del dolcissimo San Domenico si chiamava ed era della mia famiglia Azara. Rispeti dunque Lei in me un ritaglio di santità.

Del resto credo benissimo che codesta Stamperia non sia stata lo scopo prencipale del fetman vaticano, ma qui sogliamo sparare a mitraglia e a chic toca toca.

Non mi marevigliarà che il Conte Rezonico trovi delle parole non italiane, benché tutto sia stato riveduto dal mio Don Francesco Milizia, che poi è un’omo che intende la lingua. Su questa materia però io non disputerò mai. Basta che non mi si dia per testo esclusivod la Crusca.

Basta di chiachiare. Lei stia bene e mi creda sempre Suo buon amico e servitore,

Azara.

Nele epigrafe di Plinio, c’è una coglioneria che non so come mi scapò. «Pictor res communis orbis terrarum erat. Orbis» non è del testo e deve dire semplicemente: Pictor res communis terrarum erat

 

a Había escrito gli y corrige.     b Había escrito esseer y corrige.     c Había escrito c’è y corrige.     d Había escrito sclusivo y corrige añadiendo e      e Nota autógrafa tras la firma.   

Notas al texto

Datos documentales y bibliográficos

  • Ubicación

    Parma, Biblioteca Palatina, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 28, 42.

  • Descripción

    Pliego de 2 h. de c. 240 × 180 mm. Solo firma autógrafa y ocho líneas de p. s.

  • Edición

    Noelia López Souto

  • Otras ediciones

    Ciavarella 1979, I, 24-25.

  • Otra bibliografía citada Bethencourt 1997; Cardona s.f.; Cátedra 2013a; Dallasta 2011; Mengs 1780 it.; Ortiz 2012; Santos Hernández 2000;
  • Cita
    Carta de José Nicolás de Azara a Giambattista Bodoni de 1780-09-07, ed. Noelia López Souto, en Biblioteca Bodoni [<http://212.128.132.100/carta/1780-09-07-azara-bodoni?id=500> Consulta: 08/06/2025].
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