1779 04 22 AZARA BODONI

22 de abril de 1779.

De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara solicita a Bodoni un catálogo de caracteres e información sobre precios para su amigo Francisco Pérez Bayer, interesado en adquirirlos. Le propone también la reedición de las Vite dei piu celebri architetti de Francesco Milizia, libro agotado en su primera edición y del que se le encargará a Bodoni la impresión del nuevo original, con la sola condición de cederle al autor algunos ejemplares. Se cierra la carta con saludos para Paciaudi.

Roma, 22 aprile 79

Amico e padrone stimatissimo,

• 1. Bayer, ya director de la Real Biblioteca, por esas fechas empieza a interesarse en fortalecer una imprenta real, como se

Un amico mio¹ desidera avere in Madrid un fornimento dei caratteri di Lei e mi prega di farglielo avere, ma prima bisognerà che Lei mi mandi il catalogo con tutti i prezzi acanto, della maniera che espressa l’annessa notarella, ed oltre a ciò il costo che puotrà avere la cosa fino a imbarcarla in Genova o altra parte. Spero che Lei mi favorirà queste notizie, come è solito sempre di farlo.

• 2. Sobre el proceso editorial de esta obra se verá el estudio de Noelia López Souto sobre las relaciones entre Giambattista

Ho un’altra commisione, ed è questa. Anni sono fu stampato qui in Roma un libro intitolato Vite dei piu celebri architetti ecc. L’autore n’è Don Francisco Milizia, ma non c’è lo misse. Questo libro ebbe il più grand’essito, di modo che non ne resta nessun essemplare. Ora l’autore lo vorrebbe rispampare con infinite correzione ed aggiunte, in maniera che quasi è aumentato di un doppio. Lui non è uomo che facia le cose per guadagno e lo darà a qualsisia stampatore che gli dia trenta o quaranta essemplari per farne dono a[i] suoi amici. Saranno due tomi non grossi. Io, dunque, ho pensato a Lei e, se Lei vuole fare l’impressa a conto Suo, segli manderà l’originale subito che sarà in ordine². Ed in qualsisia maniera, Lei mi dica con francheza quello che vuole.

Al carissimo nostro Paciaudi abbracio ben di cuore e, sempre desideroso di servire Vostra Illustrissima, mi rassegno Suo vero amico e servitore,

Azara.